restrizioni adottate dai Paesi di destinazione, che è il fatto che la emigrazione oltreoceano non è più soltanto la poverissima e disperata emigrazione di una volta, ma porta con sè ormai notevoli gruppi che non sono agli ultimi scalini della società e che non vanno alla ricerca di un pane purchessia, ma partono con un preciso intenso di ascesa sociale e con aspirazioni assai più larghe di quelle un tempo proprie agli emigranti oltreoceano., Diversa, più vicina - dal punto di vista della caratterizzazione sociale dei partenti e dell'animus col quale si espatria - alia vecchia emigrazione transoce~nica, più dettata da impellenti motivi di bisogno e da autentica fame di lavoro è, invece, la forte corrente migratoria che muove verso i paesi europei: Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Regno Unito, in particolare. È una corrente in gran parte nuova e in via di progressivo ingrossamento, e fra tutte le correnti di emigrazione meridionale è anche quella che ha maggiore e più immediato significato politico nazionale ed internazionale. Affine a questa emigrazi~ne verso l'Europa, per i motivi di bisogno e di lavoro che ne sono alla base e per l' animus che lo muove, di eguale significato politico sul piano nazionale e anch'esso in via di progressivo ingrossamento, ma già ora quantitativamente più rilevante è il movimento dal Meridione verso l'Italia centro-settentrionale. In questo però bisogna distinguere la grossa componente costituita dall'alta aliquota di meridionali che si dedicano alle carriere della pubblica amministrazione: modo tra i più significativi tra quelli in cui si esprime la depressione meridionale. Di tale movimento verso l'alta Italia il « triangolo industriale >> rappresenta il principale polo di attrazione per la corrente che è di esodo in senso stretto, mentre Roma lo è per quanto riguarda la burocrazia e gli impieghi. Infine, più composite di tutte e più varie nella loro fisionomia geografica e sociologica sono le correnti migratorie interne al Meridione stesso. In generale, possiamo distinguere a questo proposito non meno di tre piani di sviluppo, che corrispondono ad altrettante varietà di fondo del fenomeno. Distinguiamo, innanzitutto, le migrazioni da regione a regione e da provincia a pro- \·incia del Meridione: esse sono in linea di massima dovute alle stesse ragioni c_hepromuovono l'emigrazione òal Meridione' verso altre parti d'Italia (esodo dalle zone meno felici verso le più .fiorenti, trasferimento per ragione di impiego); oltre di che, esse esprimono la misura in cui si fa ancora sentire la tradizionale forza di attrazione di alcuni centri storici (in particolare Napoli). Subordinatamente si fanno pure sentire su questo tipo di spo- -[51] Bibliotecaginobianco
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