Editoriale Abbiamo, dunque, un governo di destra: ed abbiamo il peggiore governo di destra che ci potesse mai capitare, poichè esso è un governo cui la persona del suo Presidente dà un'impronta di dignitosa civiltà e cui il Partito Liberale ha offerto, con incauta generosità, un alibi pseudo-centrista. Ma nella sostanza delle cose nessuno può essere ingannato: nessuno che abbia un minimo di informazione e di capacità di giudizio può essere tratto in inganno dalle intei'essate e sottili distinzioni, che si possono leggere in tutta la stampa cosiddetta d'informazione: tra i partiti monarchici e il par- , tito neo-fascista. Poichè in verità non si può distinguere tra questi parti.ti e salvare gli uni e condannare l'altro: tutti sono espress1:onedel peggiore costume politico che mai abbia avuto l'Italia, tutti sono espressione di piccoli interessi sezionali e personali, e tutti serviranno zelantemente i grandi interessi conservatori. E quando il segretarjo del PLI ha affermato che l'appoggio dei liberali era il solo modo di evitare la formazione della « grande destra», o commetteva un gravissimo errore di valutazione, non rendendosi conto che il suo partito dava a questo modo al nuovo governo una vernice di candore centrista, o pensava effettivamente di realizzare quel!'operazione che diceva di voler evitare ad ogni costo. Nell'un caso come nell'altro il risultato è il medesimo: i liberali si sono prestati a essere quella famosa « foglia di fico >> che dovrebbe contribuire a salvare il pudore della DC; e non trarranno dalla manovra alcun giovamento politico. Il primo risultato di questo. governo sarà di rilanciare la politica di destra nel paese. Che questo serva o non ai futuri destini elettorali dei mona1·- chici e dei neofascisti è cosa che c'interessa relativamente: è certo, però, che oggi i voti monarchici sono necessari e, dunque, hanno un prezzo, che si [3] Bibliotecaginobianco ·'
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