primo e dalla diminuzione del secondo, una volta che si è constatato, sulla base di numerose prove e controprove, che l'influenza democristiana è dal punto di vista elettorale assai più rilevante nelle campagne, e che nelle città la percentuale di elettori democristiani è non solo minore di quella che si riscontra nei centri rurali, ma spesso anche calante rispetto a quella conseguita in elezioni precedenti. Nei Coniuni la cui popolazione è inferiore ai 10.000 abitanti, e che perciò sono senz'altro definibili come centri rurali, la DC raggiunse, nell'anno della sua massima espansione elettorale, una netta maggioranza assoluta, il 52,3% dei voti_;1nentre raggiunge solo il 45,3% dei voti nei Comuni la cui popolazione è superiore ai 10.000 abitanti e che rappresentano complessivamente il 54% dell'elettorato italiano (29 ). Nelle successive prove elettorali le percentuali dei voti democristiani si sono mantenute costantemente al di sotto dei livelli del 1948, sia nei Comuni la cui popolazione era superiore che in quelli la cui popolazione era inferiore ai 10.000 abitanti; fermo restando però il divario di comportamento fra elettorato urbano ed elettorato contadino: il secondo, cioè, dimostrandosi sempre più Célnalizzabileverso le liste democristiane di quanto lo sia il primo. Quando poi si considerano le percentuali conseguite dalla DC nelle grandi città la cui popolazione supera i 250.000 abitanti, e che rappresentano i principali poli d'attrazione dell'esodo rurale, si trova che nelle elezioni amministrative del 27 maggio 1956 tale percentuale, non ha in nessun caso attinto quel 40% che, in virtù di una ondata eccezionalmente favorevole di pubblica opinione, era stato dovunque superato dalla DC (tranne che a Bologna) soltanto nell'aprile del 1948. E tutto ciò malgrado che la segre- . teria dell'on. ·Fanfani, all'indomani del 7 giugno 1953, avesse rigorosamente posto all'ordine del giorno del Partito, subito dopo quello delle aree depresse, il problema delle città, visto in termini politici organizzativi sociologici, come problema cioè del riconsolidamento, del recupero, dell'espansione della DC fra l'elettorato urbano. Le successive elezioni politiche, poi, hanno visto crescere le percentuali complessi_vedella DC; 1na, nelle grandi città, la DC è rimasta molto al di sotto della percentuale media com·ples- ( 20 ) Euo CARANTI: Le elezioni amministrative del 27 maggio 1956, in << Civitas ·.~, dicembre 1956. [44] Bibliotecaginobianco
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