Del resto non è significativo che -lo stesso-on. Fanfani - quando ha presentato neffaprile del_1958 il programma elettorale della DC - auspicava e prometteva « una particolare azione... nelle montagne, nelle zone rurali e nei sobborghi delle città, per un ordinato assestamento dei movimenti migratorii in corso, segno di trasformazione strutturale da mantenere entro l'ambito di un fisiologico progresso sociale» (25)? Sarà questione di accento e di limiti; ma in certe espressioni, come << ordinato assestamento» e come « trasformazione strutturale da mantenere entro l'ambito di un fisiologico progresso sociale», sembra doversi ravvisare appunto un accento e dei limiti diversi, più ristretti questi ultimi, rispetto all'accento e ai limiti che si ravvisano in altre formulazioni dello stesso problema (26 ); sembra doversi ravvisare insomma proprio l'eco della polemica contro l'urbanesimo, quale è intesa dalle autorità ecclesiastiche che reclamano l' « argine » e il « freno ». Ed è altrettanto significativo che, recentemente, nella relazione al bilancio dell'Agricoltura per 'il 1958-59, l'on. Truzzi, autorevole esponente della << bonomiana », formulava l'augurio che << i giovani i quali disertano libertà di fissare la residenza in un qualsiasi comune del territorio nazionale». Risult:i poi che il principale di questi <<inconvenienti>>consisterebbe nel fatto che <<i nostri campi» (dell'Italia meridionale, evidentemente) non solo rischiano di rimanere, ma addirittura rimangono, <<incolti »; e quanto ali'« impoverimento delle zone che rimangono, e sempre più r~marranno incolte», si tratta naturalmente di « un fenomeno che crescerà proporzionalmente all'aumento dell'inflazione di manodopera nei grossi centri urbani, creando così un impoverimento nelle campagne come nelle città». Sono affermazioni queste, che, messe a confronto con tutto quello che si è detto finora, risultano quanto mai significative, ed eloquentemente rappresentative di un atteggiamento tipico di taluni ambienti democristiani, quelli appunto che invocano il <<ritorno alla terra ». ( 25 ) Cfr. « Il Popolo» del 13 maggio 1958. ( 26 ) E questo specialmente se si pensa che, nel 1948, l'on. Fanfani, quando era Ministro del lavoro, in una circolare del 16 ottobre dichiarava, tra l'altro, che una eventuale revisione delfa legislazione fascista contro l'urbanesimo - « resa inefficente proprio dagli organi preposti alla ,igilanza dell'attuazione delle sue norme» - poteva essete presa in considerazione· « per adottare intese ed accorgimenti attraverso i quali fosse possibile conciliare i reciproci interessi, in modo però che le finalità della legge non fossero frustrate» (Cfr. ERNESTO Rossi: Il Malgoverno, Bari, Laterza, 1954, p. 54). . [42] Bibliotecaginobianco
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