Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

getto di approfondite inchieste promosse da organismi religiosi, di impegnativi convegni presieduti dalle massime autorità ecclesiastiche, di nutriti interventi polemici o dottrinari da parte di qualificati teorici del governo sui fedeli. Naturalmente la principale preoccupazione, fra i cattolici militanti consiste per un verso nel timore che le masse rurali, attratte dalle « fallaci lusinghe delle sirene urbane », subiscano passivamente un processo di «scristianizzazione»; e per un altro verso nell'esigenza di « recuperare~, le massè operaie, già «scristianizzate». È da una preoccupazione siffatta che è nata la contrastata iniziativa dei cattolici francesi per cui sono scesi nelle fabbriche e nei sobborghi i preti operai; dei quali, però, pure si è detto che erano <<angeli» discesi «nell'inferno»; immagine che echeggiava, sia pure indirettamente, la visione cattolica tradizionale, per cui fabbriche e sobborghi operai sono appunto « inferno», luoghi dove gli uomini, non solo vivono fra duri disagi, ma si corrompono, e comunque perdono l'originaria ;eligiosità, che domina, invece, e circola liberamente, nella «sana» e «pura>> vita deì campi. Ed è sempre per U!}apreoccupazione siffatta che i cattolici sono portati a denunciare come corrotta, o per lo meno come insidiosa, la vita delle città; se non altro perchè urbanesimo e industrializzazione sembrano agire in senso negativo sulla moralità e sulla religiosità degli individui e delle famiglie che abbandonano le campagne perchè <<si diffonde il concetto del figlio unico, o quasi »; perchè « !e idee sul divertimento sono ' larghe e liberali ', in buona parte malsane e immorali >>;perchè sale la percentuale dei matrimoni soltanto civili, perchè insomn1a « il livello di moralità nelle famiglie degli operai è scarso e tende a peggiorare » (1). Tutto questo sarà in gran parte vero, ma è anche in gran parte discutibile. Ci sarebbe anzitutto da domandarsi fino a che punto, per esempio, la scristianizzazione fra gli immigrati recenti nelle città, più che addebita- ~ili ai <<malsani » divertimenti offerti dalle « sirene urbane », non sia invece imputabile proprio alla arretratezza delle condizioni generali di vita cui gli immigrati hanno voltato le spalle; e segnatamente alla incertezza (1) Da una relazione sull'urbanesimo in Liguria e da un'indagine condotta in Calabria, presentate entrambe a un convegno degli assistenti ecclesiastici delle ACLT, tenutosi nel settembre del 1957 (cfr. ALDO ArnoLDr: La chiesa di fronte al problema delle masse operaie, nel « Corriere della Sera» dell'l 1 ottobre 1957). [32] Bibliotecaginobianco

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