Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

* Il timore della "scristianizzazione " di Francesco Compagna Anche in Italia, non meno che in Francia, c'è una diffusa tendenza a interpretare in modo moralistico, retorico, reazionario, i rapporti fra città e campagna; e anche nel nostro paese vi sono coloro che assegnano al « mondo contadino >> la funzione di « depositario dei valori nazionali » e quella rappresentativa di una mitica « Italia delle virtù». A questo punto però non si deve pensare soltanto ai borbonici, ai nazionalisti, ai fascisti; non si deve pensare soltanto ai qualunquisti di destra, nè soltanto ai populisti di sinistra. Tenacissime, infatti, sono ancora le preoccupazioni e le opposizioni che si coltivano fra gli ambienti cattolici militanti nei confronti di talune manifestazioni della vita moderna: la industrializzazione, per esempio, con tutte le sue conseguenze e ramificazioni, dall'urbanesimo in generale alla cosiddetta << scristianizzazione » delle masse operaie in particolare. E mentre certi ambienti cattolici di sinistra hanno nel recente passato aderito - o hanno addirittura recato un nebuloso contributo estremista - alla visione populistica della « civiltà contadina», gli ambienti cattolici moderati, così come quelli schiettamente reazionari, hanno ·fatto valere numerose e pesanti riserve nei confronti di tutte quelle tendenze, economiche, demografiche, sociali, che sembrano poter segnare in Italia un progressivo equilibramento e ammodernamento dei rapporti fra lt città e le campagne. Il fenomeno che, visto da uno dei suoi lati, si presenta come esodo rurale, e che, visto dal lato opposto, si presenta come urbanesimo, è stato og- * Si pubblica qui un capitolo del volume di Francesco Compagna << I terroni in città », che vede la luce in questi giorni tra i « Libri del tempo» dell'Editore Laterza. [31] Bibliotecaginobianco

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