derna dell'UNR finirà gradualmente col favorire il conflitto con De G:aulle, È solta.nto nei prossimi mesi, soprattutto dopo le elezioni amministrative che l'UNR vuol vincere per strappare ai comunisti i 1.400 comuni che· ancora controllano, che l'UNR si porrà veramente i problemi che deve risolvere un'organizzazione di partito. Quale sia il destino dell'UNR è perciò difficile, per il momento, pronosticare. È estremamente difficile prevedere se sopravviverà alla seconda prova che l'attende: quella che porrà a confronto le tendenze oltranziste e scioviniste con i tecnocrati e i ~iformatori. I pericoli, per ·ruNR, ·sono soprattutto due: l'') che un éonflitto sulla soluzione del problema algerino la riduca in frantumi prima della primavera; 2°) che le tendenze autoritarie, le tentazioni a costituirsi in partito unico sacrifichino una delle sue componenti e la privino di un elemento della. sua forza rigettandola verso un destino simile a quello del poujadismo. Se i tecnoc~ati hanno vinto la battaglia dei ministeri, il ·colonnello Thomazo è stato eletto presidente del gruppo parlamentare del partito. ' . Comunque sia, l'UNR è qualcosa di molto diverso, e di molto più consistente, del qualunquismo italiano, del gollismo del '51 e perfino del radicalismo, che è scomparso dalla scena politica. Essa ha elementi di debolezza considerevoli per la sua unità. Ma, scontando, come i dirigenti fanno, una naturale «depurazione», il movimento rimane, sia per De Gaulle sia contro De Gaulle, perchè risponde a uno stato d'animo grandemente diffuso nel paese e dal paese, quasi naturalmente, è venuto. Tutto lascia prevedere che, in fin dei conti, esso si orienterà verso una specie di socialnazionalismo che Raymond Aron fa somigliare al peronismo ma che potrebbe essere qualcosa di molto diverso: più rigoroso, più concreto, più abile. Potrebbe essere, sembra anzi destinato ad essere, un « fascismo alla francese», secondo l'immagine di Duverger. Certamente, l'UNR durerà, e sopravviverà alla crisi che dovrà, inevitabilmente, affrontare insieme al regime e insieme al paese. Il suo· grande vantaggio è d'aver distrutto la classe dirigente della Quarta Repubblica: in Francia c'è il vuoto. In questo vuoto l'UNR, abilmente guidata da un uomo che ha saputo mantenere in vita e collegati tra loro i servizi segreti della clandestinità per farli operare dodici anni dopo, guidata, cioè, da un Soustelle, già tesse le sue reti, già parte alla conquista delle posizioni chiave. Perchè il suo destino fosse reso effimero sarebbe necessario che la Francia [29] BibliotecaGino Bianco
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