problema: lo sblocco dei fitti era una misura impopolare. Un organo di sinistra, il filo-comunista « France Observateur >>d, enunciava, nel maggio del ,56, lo scandalo di abitazioni dal fitto di diecimila franchi al mese! In realtà i fitti bloccati non raggi~ngevano mai, neppure per gli appartamenti più lussuosi, i seimila franchi mensili e gli ·appartamenti fìttati al mercato nero (con l'espediente dell' << alloggio mobiliato>>) erano accessibili solo agli stramen. Un piano, messo a punto dai funzionari, per alcune costruzioni edilizie a carico dello Stato urtò contro un ostacolo insuperabile: la Francia non produce materiale edilizio in quantità sufficiente a costruire più di centomila vani all'anno; i produttori di materiale edilizio si rifiutano di produrre di più e praticano prezzi cinque o sei volte superiori a quelli italiani. Non solo si rifiutano ,essi, di produrre di più, ma riescono a impedire, con la complicità degli organi statali, la nascita di nuove aziende. Sudreau, allora, pensò di importare il materiale necessario, ma i produttori edilizi riuscirono a indurre il governo a proibire qualsiasi importazione dapprima e a limitarla .a un minimo tras(:urabile poi. Per la costruzione dei nuovi complessi industriali e l'attuazione di una parte del pr~gramma di «,aménagement du territoire >>f,u n~cç.ss.ar-isotipulare un accordo segreto, di cui nè i ministri nè il Parlamento erano a conoscenza, per l'importazione dall'Italia di una certa quantità di tegole. Un accordo segreto per il quale le trattative con le aziende italiane furono affidate, per maggior sicurezza, agli esperti del Quai d'Orsay. E le tegole importate in virtù dell'accordo con l'Italia, sono state introdotte in Francia clandestinamente, come merce di contrabbandieri: il trasporto dalla frontiera ai centri edilizi è stato effettuato direttamente dai funzionari di Sudreau con mezzi dell'esercito, nella più assoluta segretezza. Questo della edilizia e del dramma dei tecnici che si sentivano impotenti ad agire è un esempio di quel che accadeva in tutti i rami dell'Amministrazione francese sensibilizzata ai problemi del paese dal piano per l' « aménagement du territoire » che ha formato schiere di funzionari di primissimo ordine, ambiz1osi e insofferenti dell'inguaribile immobilismo politico e sociale, i soli, in Francia, a rendersi conto della realtà strutturale dd paese. I tecnici usciti dalla Scuola di alti studi di amministrazione, dal Politecnico, dai vari organismi creati nel dopoguerra ·per fare della Francia, sulla [25] Bibliotec~ginobianco
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