Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

camente, in Francia, una entità precisa, dalle caratteristiche particolari che tutti i sociologi francesi considerano) costituiscono una forza a tendenze rinnovatrici: una forza che aveva sosrenuto l'esperimento Mendès-France e che, ora, delusa ma non rassegnata, aspirava alla rivincita. Già nel dicembre del '54 un saggio di Maurice Duverger aveva rriesso in luce l'esistenza di un conflitto di generazioni, un conflitto, spiegava lo scrittore, che supera di gran lunga il quadro dell'eterna competizione tra giovani e vecchi. « Questa volta - diceva Duverger - è in causa· l'atteggiamento dei francesi dinanzi al mondo moderno ... Più impaziente di vivere e meno ipnotizzata dalla calza di lana, più scettica sulle grandi idee e meno imbarazzata dai pregiudizi, la nuova generazione (la generazione dei "quarantenni, o quasi: i più anziani esponenti del reducismo oltranzista avevano, nel '58, 33 anni) è più dinamica e realistica: la preoccupazione dei fatti, il gusto del concreto, il senso della 'efficiency' sostituiscono l'amore· alla tradizione e la volontà di conservare le abitudini. Una generazione ' saintsimonienne ', attiva e tecnicizzata, sociale e realista, sta per soppiantare le vecchie classi della Repubblica radicale. Numericamente, questa generazione rimane ancora minoritaria: ma i suoi rappresentanti cominciano ad assumere il controllo di alcune leve di comando. Il fatto è specialmente visibile nell'Alta Amministrazione: nell'ispezione delle Finanze, nel Consiglio di stato, tra gli amministratori coloniali una immensa differenza distingue gli anziani dai giovani. Anche al Quai d'Orsay questa frontiera di generazioni è percettibile ... L'influenza delle nuove generazioni sull'opinione cresce parallelamente ... Soprattutto la pubblicità che la grande stampa è costretta - controvoglia - a dare alle relazioni tecniche preparate dalle giovani generazioni di amministratori, conferiscono loro una larga udienza. Nei lavori del piano Monnet, nei bilanci nazionali, nei rapporti della Commissione dei conti della nazione, nelle pubblicazioni dell'Istituto di studi demografici, degli organismi di produttività, ecc., è in questi documenti, largamente commentati dai giornali, che si trova la maggior parte delle idee-forza che hanno finito per conquistare l'opinione pubblica. Il francese medio comincia ad essere investito dal dubbio. Le certezze consolanti scompaiono lentamente». Nasceva dunque il mito del « francese nuovo». Ora, come poteva agire in concreto, il funzionario dell' « età di mezzo » ? 111 verità era impossi~ilitato ad agire. È noto il caso dell'attuale ministro [23] Bibliotec~ginobianco

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