Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

questa, relativa1nente facile perchè i moderati non hanno una organizzazione di partito, ma solo delle clientele, e i radicali, anch'essi privi di una solida e moderna struttura organizzativa, hanno solo un centro di collegamento distante e male informato a Parigi. A parte i socialisti e i comunisti (ma i comunisti non sempre), tutti i 1novimenti erano interessati a non trascurare l'apporto, ad esempio, delle associazioni combattentistiche o deile sezioni poujadiste. E, guidati dai << reseaux » gollisti, poujadisti, ex combattenti, elementi d'ogni genere, riuscirono molto spesso a imporre ai partiti classici una « reléve » dei quadri amministrativi di non trascurabile ampiezza: alle elezioni cantonali dell'aprile del '58, i risultati finali confermavano, in complesso, quelli delle precedenti elezioni. Ma i partiti perdevano seggi in alcuni dipartimenti per guadagnarne in altri e, spesso, pur conservando i seggi di un dipartimento li vedevano affidati dagli elettori ad uomini nuovi. Alla fine di aprile del '58 c'erano oltre mille uomini nuovi tra i 1521 am.ministratori cantonali eletti. Ed erano uomini che sapevano a chi dovevano la carica. Alla vigilia del 13 maggio il poujadis1no non esisteva più, assorbito dal sovversivismo politico, ma in tutte le strutture del paese erano state aperte ampie brecce: non solo c'erano dei nuovi << grandi elettori», desiderosi di soppiantare i deputati in carica, ma anche molti dei vecchi « grandi elettori» erano stati acquisiti, dopo anni di immobilità elettorale, all'ambizione di sostituirsi, essi, ai parlamentari in carica. Era stato creato il clima per la congiura dei baroni. Ma tutto questo non era che il concretarsi di uno stato d'animo pura1nente negativo. Distribuito nelle formazioni politiche classiche, nelle amministrazioni, negli enti economici locali, nelle cooperative agricole, nelle associazioni di categoria, il sovversivis1no non avrebbe potuto, anche se riusciva a isolare il Parlamento e i parlamentari nella loro « fortezza senza finestre», diventare una forza attiva senza l'intervento di un altro elemento: quello dei funzionari e degli « uomini dell'età di mezzo>>, i quarantenni che avevano fatto la resistenza non soltanto per sconfiggere i tedeschi ma anche per riformare il paese. Funzionari e « uomini dell'età di mezzo» (non ci si meravigli della definizione: essi rappresentano, psicologicamente e politi- [22] Bibliotecaginobianco

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