Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

di benzina, un telefono: c'è, insomma, un solo esemplare di tutto ciò di cui si ha bisogno e che consente la vita in comune. Una comunità, dunque, non soltanto completa, ma chiusa perchè spesso isolata. E, poi, ci sono, per vaste zone, i mercati e le sottoprefotture. Ciascuno dei piccoli comuni è praticamente in concorrenza coi comuni vicini: spesso esistono rivalità secolari e gli interessi sono quasi sempre in contrasto. È dunque praticame.µte impossibile che, sul piano dipartimentale, la metà degli elettori di una stessa lista si esprima a favore di un unico candidato. Si deve misurare in tutto il suo valore l'importanza determinante di questo elemento: -la provincia francese, colpita da una crisi profonda, era privata del diritto di scegliere i propri rappresentanti ed era. costretta, in pratica, a subire la predominanza costante delle stesse formazioni politiche. La classe politica dirigente della vigilia delle elezioni del '51 aveva, tutto sommato, deciso la propria inalterabilità e si era costituita in oligarchia. Lo aveva fatto fidando sull'assenteismo e l'indifferenza del paese, ma senza considerare che la provincia francese era attraversata da una forte crisi economica. In tal modo, il reducismo. trovò una conferma patente alle idee acquisite nell'esercito: la Democrazia e il Parlamento diventavano simboli di un'oppressione che non dava nemmeno il vantaggio dell'efficienza. E, sebbene all'origine antigollista, il reducismo si trovò - istintivamente dapprima e consapevole poi, via via che i << reseux » del « rassemblement » ( eh~ erano in genere sopravvivenze dei nuclei d'azione della resistenza non comunista) abbandonavano gli ideali delle loro origini e si cristallizzavano nell'opposizione al «sistema» - sulla stessa linea della parte estremista del gollismo, quella più nazionalista. E furono le sezioni golliste, più politicamente sensibili, ad avvertire immediatamente l'eccezionale importanza dell'avventura poujadista. Il paese era in crisi, una crisi caratterizzata dalle malattie del piccolo commercio, della piccola proprietà agricola, fortemente arretrata, della piccola azienda di tipo familiare, dallo spopolamento delle campagne e dalla brutale dominazione dei mediatori e degli agenti dei mercati. I moderati, rappresentanti appunto delle provincie agricole in crisi, diventavano in Parlamento gli agenti. del grande capitale, i difensori dei « trusts » economici, delle gigantesche organizzazioni commerciali e dei grandi esportatori agricoli, nei quali, appunto, gli elettori dei paesi vedevano [19] Bibliotecaginobianco

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