Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

oggi :,sul ·libro di, Ottokar il giudizio, favorev_çlissimo con cui fu quasi dovunque accolto al suo apparire): ma è in ogni caso evidente che nel Sa!Yemini storico di Firenze c'era uno sforzo di chiarezza in senso generale che è difficile ritrovare nel polemista e nel politico dell'Unità. Certo, ed è osservazione solo apparentemente «dialettica» e « capziosa », proprio il desiderio di chiarezza dominante in ogni tempo lo spirito sah·eminiano è alla radice di questi così diversi risultati; perchè se la chiarezza non può essere raggiunta dallo storico di una situazione conchiusa e quindi particolare, se non ripercorrendo tutti i suoi nodi e momenti essenziali, ben diYersa è la situazione del politico, impegnato in una realtà complessa e in movimento, e difficile qui da afferrare in tutte le sue direzioni. E tutta- \'ia, qualunque cosa si pensi di questo giudizio, è evidente che proprio perchè impegnato a giudicare una realtà ·in movimento, il politico ha un compito difficile e fin angoscioso; e se nelle pagine della Unità questo sforzo non appare riuscito e talvolta neppure tentato, questo non è che un modo diverso per esprimere il giudizio che si è già cercato di chiarire . ' ' piu su. GrnsEPPE ToMASI DI LAMPEDUSA: Il Gattopardo. Milano, Feltrinelli, 1958. Pochi romanzi hanno suscitato al loro primo apparire tanto consenso di critica quanto questo romanzo postumo di To- ~ pagrne che precedono possono dar l'impressione che, presentando ai lettori questa antologia dell'Unità, si sia- voluto insistere più nella critica che nel positivo apprezzamento. È on-io che questa sia stata la nostra intenzione. Salvemini era maestro troppo vivo e anticonformista, perchè nei suoi riguardi si potesse agire con diverso metro: e chi scrive ha un ricordo troppo vivo della pittoresca rea-• zione di Salvemini a un giovane che, chiedendogli notizia della ristampa Magnati e popolani, e rispondendogli Salvemini che quella ristampa era ritardata dal suo desiderio di correggere tutti gli « errori» presenti in quel libro, osò replicare che anche gli « errori » in un simile libro appartenevano ormai alla storia, per dimenticare tanto presto quella lezione. Piuttosto, giova richiamare quel che si diceva all'inizio, e che cioè un discorso serio sull'Unità deve rivolgersi in concreto a tutti i problemi «tecnici» che l'Unità ha affrontato, per valutare analisi e soluzioni nel quadro effettivo della realtà italiana di quegli anni: un compito certamente degno di essere affrontato, con concretezza di metodo e senza agiografie, ma che proprio perciò non può essere affrontato se non dallo specialista e dal competente . GENNARO SASSO masi di Lampedusa. Consenso di critica che è stato seguito da quello del pubblico più vasto che è sembrato come risvegliarsi . dal lungo torpore che da tanto lo invade: un successo pieno, quindi, che ha sottolineato l'eccellenza del libro e che ha da- [121] Bibliotecaginobian~o

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