Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

che soltanto il 12 per cento dei suoi lettori seguiva il notiziario politico, già ridotto al minimo e presentato in forma molto colorita. Questi dati non sorpresero però gli esperti, perchè essi corrispondevano esattamente a quelli accertati nel '36, nei mesi più difficili e gravi della Francia d'anteguerra, mentre nasceva il « Fronte Popolare » perchè essi confermavano uno dei fattori della « stabilità fondamentale» della geografia elettorale francese quale se la configuravano i seguaci di Siegfried: il disinteresse e l'apatia della pubblica opinione non sono, si poteva dire cioè nel '57, un fenomeno di stanchezza e di sfiducia caratteristico della Quarta Repubblica, non vengono da una specie di resistenza passiva ai « ludi » monotoni e complessi della classe politica dirigente; il disinteresse e l'apatia sono caratteristiche vecchie e permanenti, praticamente organiche; del paese. E invece quel che si doveva considerare era un aspetto tutto particolare della situazione. Nel '36, il 75 per cento dei membri del PCF aveva meno di cinquant'anni, e il 60 per cento meno di quaranta; in seno alla SFIO, nel '36, la proporzione era quasi la stessa; e il partito radicale, anch'esso, poteva vantarsi d'esser costituito per metà da giovani, di età inferiore ai quarant'anni. I giovani partecipavano alla vita politica, in provincia più che a Parigi, e, quando non vi partecipavano direttamente, vi si interessavano. Nel '36 i giovani operai esposero le loro vite in Piazza della Concordia e determinarono il fallimento di una politica tendenzialmente reazionaria: a quell'epoca, cioè, a una mancanza di riflessi degli anziani sopperiva l'entusiasmo dei giovani. Nel dopoguerra, invece, sono appunto i giovani ,che hanno disertato la vita politica: e se il PCF da anni non rie- . sce ad iscrivere giovani di età inferiore a 25 anni, tutti gli altri partiti, da quello socialista fino a quello radicale e ai vari gruppi della destra moderata, lamentano la stessa crisi. La stessa crisi la1nentano anche i sindacalisti. Perfino Poujade affermava due anni or sono che gli mancavano i giovani. Questo è un punto capitale per la comprensione degli avvenimenti francesi. Nel febbraio del '57 il sottoprefetto di Pontoise (nella Seine-et-Oise, dipartimento fortemente industrializzato e tra i più evoluti) interrogò 3.500 giovani che si presentavano alla visita medica per il servizio di leva: erano tutti giovani di vent'anni, operai, impiegati, studenti, ecc. Il sottoprefetto domandò a ciascuno di essi se conoscevano il nome del Presidente (10] Bibliotecaginobianco

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