Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

lavorino soltanto per 4 giorni o addirittura 20 uomini impiegati in un sol giorno. Questo aspetto appare fondamentale non soltanto per avere un quadro più preciso dell'effettivo fabbisogno aziendale, del tipo di lavorazione necessario, eccetera, bensì per stabilire anche la quantità di mano d'opera resa inutilizzata e la durata della sua inutilizzazione (2 7 ). Quello che qui si vuol mettere in rilievo non è soltanto la difficoltà di ·rilevamento di tali situazioni, nè il grado di attendibilità dei dati rilevati, ma soprattutto l'accuratezza che va messa nella interpretazione degli elementi rilevati. Da essa dipendono e il grado di approssimazione alla realtà e la diversità delle misure ritenute più idonee ad eliminare la sottoccupazione nelle aziende contadine. . . Le considerazioni finora svolte, che derivano dalla esperienza di una ricerca effettuata da chi scrive su una non vasta area del Mezzogiorno e della quale si parlerà in un prossimo articolo, consentono di affermare che la sottoccupazione rappresenta un ragguardevole « surplus >> di forza di lavoro allontanabile dal settore agricolo; e che gli strumenti idonei ad allontanarlo dall'agricoltura e a renderne possibile l'impiego in attività extra agricole devono essere presenti in ogni schema di sviluppo economico. Varrà la pena di ricordare che di questi problemi ha tenuto conto il Piano Vanoni; il quale prevede, attraverso l'accumulazione di nuovi capitali tecnici nell'agricoltura e gli investimenti da effettuarsi nei settori extraagricoli, il dimensionamento dei livelli produttivi aziendali e la sistemazione della popolazione eccedente dell'agricoltura in altri settori di attività economica. ( 27 ) Questo è l'aspetto teorico della questione ed è sostanzialmente riferito a situazioni statiche dell'agricoltura, quali più frequentemente si ritrovano nel Mezzogiorno d'Italia. In pratica, si può osservare che, ipotizzando una situazione dinamica, esistono numerosi strumenti per attenuare questi inconvenienti (meccanizzazione, ridimeni;ionamento degli ordinamenti, ecc.). [115] Bibliotecaginobianco

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