Ragusa è motivo, peraltro, di soàdisfazione, anche se, obbiettivamente, ciò non dipende dalla Gulf, ma dal petrolio in sè considerato. La Gulf è una società privata e agisce in base a questa sua struttura; non è possibile assimilarla, finalisticamente, ad un ente pubblico. L1ENI ha scoperto il petrolio a Gela: è suo dovere di concessionario accelerare la produzione secondo quanto stabilito nei disciplinari e nei programmi produttivi. La sua struttura di diritto pubblico non l'esime da ciò. Ma la sua .finalità istitutiva gli impone di verticalizzare il suo sforzo, sia in quanto azienda economica che in quanto ente pubblico. Infatti, se l'ENI non industrializza il petrolio di Gela, non potrà allargare i suoi programmi produttivi; come azienda economica deve fare ciò, in ogni caso, con o senza la partecipazione regionale. L'ENI fa leYa sulle esigenze regionali di accelerare il processo di industrializzazione, utilizzando per raggiungere una forma di collaborazione tutti i mezzi disponibili : di questi mezzi l'ENI vuole usufruire, e non c'è, motivo per cui non debba richiedere ciò. Stante che un incontro di interessi esiste, le tergiversazioni derivano da un'incertezza della politica regionale e da alcune indecisioni della politica dell'ENI a Roma, in cui ragioni di più vasta politica possono prevalere nei confronti di una politica siciliana dell'Ente. Dal momento che non si tratta fra mercanti, ma fra dirigenti responsabili di istituzioni ed enti pubblici, occorre che l'organo politico di più alta responsabilità chiarisca le sue direttive e chieda esplicitamente all'ENI ciò che è necessario per mettere in n1oto un meccanismo di investimenti. studiando e precisando, con pieno spirito di collaborazione, il limite del suo intervento e le forme stesse della sua collaborazione, in una con i tempi di scadenza. L'ENI deve, di fronte alla Regione, non più genericamente impegnarsi, o sfuggire agli impegni, per richiedere, mercanteggiando, di più. Ci rifiutiamo di credere che l'ENI voglia agire in tal modo. In caso contrario la Regione dispone di strumenti concreti per meglio· trattare. L'ENI deve riconoscere che esso non è il perno centrale, o l'unico, di una politica antidepressiva siciliana, ma uno dei principali strumenti che la Regione deve usare per ottenere i suoi scopi istituzionali in campo economico. È meglio parlar chiaro: tutti sono necessari, ma nessuno è indispensabile. Un atteggiamento irresponsabile nei confronti della Regione potrebbe portare a reazioni incontrollabili. [100] Bibliotecaginobianco
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