non si deve transigere. ed è bene riaffermare la funzione della Regione e~ i suoi poteri. La politica nei confronti dell'ENI non _può avere, _successivamentealla fase estrattiva, la stessa caratteristica di quella verso la Gulf. Infatti, si rientra nell'attività industriale di un Ente di Stato in base ad una legislazione di carattere nazionale, validissima per la Sicilia; e perciò, in questo stadio, il discorso, per l'ENI, cambia. Volendo spregiudicatamente esaminare la questione (senza autorizzare illazione alcuna circa un orientamento favorevole o no all'ENI, ma alla luce di un interesse squisitamente siciliano), occorre fare alcune osservazioni preliminari a cui, in sede di congresso, con lato sénso ·di responsabilità di classe dirigente, hanno accennato l'On. Alessi e l'Ing. La Cavera. Con le tesi dei quali non poteva non consentire l'Ing. Mattei; purtroppo· non con pubbliche dichiarazioni; esplicitamente; ma privatamente, in una conversazione con i membri della Commissione per l'Industria dell' Assembléa Regionale' e con i principali esponenti del mondo politico ed economico. L'Ing. Mattei, per l'ENI, dice: ho il petrolio ad alto costo e di bassa qualità: Per renderlo commerciabile debbo procedere alla sua raffinazione, che non è concretizzabile (volendo impiantare, a causa dei costi, una raffineria di 6,5 ·milioni di tonnellate) qualora non si costruisca un porto efficiente in Gela. La raffineria è alla base dell'industria petrochimica. In una prima fase l'intervento dell'ENI sarebbe limitato ad una centrale termoelettrica, per la quale occorrono, fra l'altro, grandi finanziamenti. Il punto di partenza è il porto. Ora, l'opera portuale non è di competenza della Regione; per essa occorrono decisioni in sede nazionale, e in questo senso la Regione può esercitare solo una forma di pressione politica. Ecco tutto: i programmi sono già in fase di apprestamento definitivo, sia tecnico che finanziario. La soluzione della condizione-base, il porto, accelererebbe le operazioni di investimento. L'Ing. Mattei, nella sua relazione, prospettando ciò, non ha fissato date, e aspettava, naturalmente, una risposta dalla Regione. Non si può non convenire che l'impostazione è quella di un abile uomo d'affari che tratta per ottenere le migliori condizioni dalla controparte. Infatti, egli deve fare tutto ciò per valorizzare Gela; altrimenti, questo è un inutile lavoro. Ma l'Ing. Mattei rende difficile la realizzazione, per ottenere dalla Regione la riduzione delle royalties prima, un apporto [98] Bibliotecaginobianco
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