Nord e Sud - anno VI - n. 51 - febbraio 1959

ma proprietà che sempre esercita un'influenza rallentatrice sulla spinta emigratoria e che in Basilicata è alquanto diffU5a,così come non è i11opportuno sottolineare la· particolare situazione di << isolamento>> della zona dalle inBuenze di vita più moderna e mossa. Fra le singole zone va sottolineata quella del Vulture, in cui si registra fra il '51 ed il '57 il maggiore incremento di popolazione e che è - dal punto di vista agrario - certamente la zona di gran lunga più felice. Tutta~ via, è 9intomatico che neppur essa riesca a ralletnare gran che il flusso deilo esodo lucano, nonostante anche la presenza in essa di un centro come Melfi, il maggiore di tutta la Lucania dopo Potenza e Matera. Melfi fa registrare infatti alla sua anagrafe 2.045 iscritti contro 3.058 cancellati, rispettivamente 1'11,51 ed il 17,22% della popolazione di Melfi nel 1951 (che era pari a 17.757 abitanti; nel 1957: 19.195 ab.). Nulla di particolare invece offrono le zone di Buccino, della Valle dell'Agri e della valle del Sinni. Per quanto riguarda · Pote11za, infine, si noti che essa appare giovarsi della propria funzione di capoluogo assai più degli ultimi capoluoghi esaminati. Si noti in particolare l'alta percentuale degli iscritti e dei cancellati che riflette la notevole inten~ sit:à del movimento che si svolge attraverso Potenza. , : ' . .., , [87] ·Bi lioteéa Gino Bianco

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