sarebbe un modo ravvolto di scegliere l'apertura: un'apertura ritardata nel tempo, ma pur sempre u1za' pertitra. /_,e tr.uci accuse ali'esperienza austriaca di logorata mezzadria del potere tra cattolici e socialisti cadrebbero tutte e !~Austriadiverrebbe allora il paese-pilota. Noi notl vogliamo irare ad ogtii costo l'acqua al nostro niulino: ma questa è u1iaprova che le forze politiche italiane si trova1'10innanzi ad un dilentma soltanto; a quello, appu1ito, dç,, cui abbiamo preso le mosse,. e che << a lungo termine» i socia"Àistpiaion~ disposti a fare la stessascelta che questa rivista ha indicata come la sola seria e responsabile.Nè si dica che qui 110n è tanto problema di formule quanto di contenuti: Riccardo Lombardi·, che ha fatto il discorso più serio di tutto il Congresso, ha non solo esemplificato cosa vuol dire l'affermazione che i socitdisti sono « disponibili per le riforme di struttura» (e la sua esemplificazione ci trova in gran parte consensienti), 1na ha anche ricordato che nella società contemporanea, al livello di sviluppo contem·poran,eo,il massimal,isnioclassistanon ha più senso e clie il problema delle riforme si pone pertanto in termini di dire.zione po}.iticadello stato. Il che vuol dire che la questione decisiva è esattamente quella delle formule. Ora non c'è bisogno tj,i esseregrandi profeti per prevedere che << apertura a sinistra>>significa direzione progressiva della politica italiana a partire da domani e che « alternativa.» sign,ifica, almeno per un decennio, nella più probabile delle ipotesi, accantona1nentodell~attuale formula di centro-si11istrae direzione cotzservatrice della cosa pubblica. Cesarini Sforza - e la fonte non può es.;ere sospetta di simpatie conservatrici - ricorda, in altra parte di questo nitmero di Nord e Sud, a coloro che si auguratio un bel governo di destra iti Italia, che questo gover1101io1iavrebbe bisogno neppure di ricorrere ad espedienti elettorali del tipo di quelli fra1icesial fine di fiaccare le spera1ize della sinistra, per u1i bel pezzo: e la valutazione è troppo evidentemente: esatta per avere bisogno di essere a lungo illustrata! Cosa devono fare allora le forze del centro-sinistra non socialista? lnrianzi tutto, una volta riconosciuto quel tanto di positivo che c'è nel nuovo corso del PSI, sottoporre ad un'ana/,isirigorosa la prospettiva che g/ii autono.misti paiono aver sugger.itoa Napoli e vedere se essa è conforme agli interessi loro e del paese. E giova sottoli1~rareche questo congresso di Napoli , ha mostrato ancora una volta conie i socialisti del PSI non abbiano certo bisog110di essere in.coraggiati ·a restare.su posizioni mafsima/,istiche: a giu- , [5] Biblioteca Gino Bianco )
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