Nord e Sud - anno VI - n. 51 - febbraio 1959

mente e socialmente, può :costituire una impostazione dello sviluppo in cui lo sviluppo di comunità trova ~a prop~ia funzione e la propria utilità. Mentre da una parte la pianificazione a base territoriale e intersett0riale condiziona il community development, dall'altra essa è condizionata da}la ricerca sociale che ne fissa gli obiettivi. La ricerca sociale diretta al fi.ne clell'intervento di sviluppo ha una forte caratterizzazione metodologica. Pri1na di tutto, q.ata la grande complessità dei problemi da rilevarsi empiricamente, essa non può non costituire il punto di convergenza di varie scienze e discipline particolari; se l'intervento è intersettoriale, la ricerca deve essere interdisciplinare (a questo proposito vedi, oltre alla citata Relazione Phillips, anche Aspetti e probkmi di una politica sociale e culturale di _ Giorgio Ceriani Sebregondi negli Atti del Primo Congresso Nazional'e di· Scienze Sociali). Il compito di una ricerca sociale finalizzata ad un intervento non è solo quello della rilevazione dei vari problemi nella loro organica connessione e secondo il grado della loro importanza obiettiva, ma anche la rilevazione delle possibilità di superarli nell'ambiente considerato. In altri termini, dovendo la _ricerca fornire gli elementi necessari alla elaborazione di un piano di sviluppo, deve fornire anche la necessaria indicazione degli elementi atti a divenire i pu11ti iniziali delle trasformazioni che si vogliono promuovere. Indicando al pianificatore i problemi suscettibili di })ÌÙ facile ed immediata soluzione e di maggiore incidenza su tutti i problemi di altra natura presenti nell'ambiente, essa gli darà modo di ottenere il }Jiù rapidamente possibile la fiduci·a, e quindi la parteoipazione, della })Opolazione interessata. Nell'ambito della rilevazione delle capacità di sviluppo presenti nell'ambiente, avrà notevole importanza la rilevazione degli operatori sociali. Infatti l'intervento sociale si concret~rà appunto nel coordinamento delle attività di tali operatori, dalla scuola ai mezzi di comunicazione di massa, dal servizio sociale all'educazione degli adulti, ecc. Tale coordinamento potrebbe avvenire su scala regionale e provinciale per evitare che si riverberi ulla natura dell'intervento il carattere settoriale delle attività di alcuni operatori che agiscono su scala nazionale. (Vedi 1P.C.J. Van Loon: Le tJroject néerlandais - relazione presentata a Palermo). Una pianificazione articolata territorialmente e che preveda la parteci .. 1)azione delle popolazioni, presuppone infine una struttura amministrativa fondata sulle autonomie locali. U·n regime di autonomie locali non solo consentirebbe il decentramento delle attività di coordinamento dei vari operatori, utile a scongiurare il pericolo di una ìmpostazione troppo uniforme, 1na solleciterebbe lo spirito di iniziativa e di respon.sabilità dei membri della comunità e favorirebbe la loro partecipazione alla soluzione dei propri problemi. SALVATORE CAFIERO [59] Bibliotec'"' Gino Bianco

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