Nord e Sud - anno VI - n. 51 - febbraio 1959

.. ancora disposta, i11 qualcl1e mi.st1ra, ad accendersi per i pericolosi miti della « guerra tradita » e dell'anglofobia. Comunque è pure nostro dovere dire chiaramente che quanto ha scritto la stampa italiana, con pericolosa identità <li toni e conten11ti, tra il 6 e il I Onovembre scorso, è stata un'ulteriore riprova di immaturità 'e di provi11cialis1no petulante. Da destra a sinistra, dal Roma all'Unità il giornalismo italiano,_ salve poche eccezioni - è insorto contro il generale· inglese. La cosa, in sè, non avrebbe rilevanza; ma il grave sta proJ)rio nello spirito con ct1i ci si è mossi alla difesa di uri nobile sentimento, quello dell'onore de1 soldato itJ.liano, s1Jirito tale da farci dubitare che mai il 110stro paese sentirà seriamente il valore delle tradizioni mili tari: ali' accusa di mediocrità nella guerra moderna, si è risposto, 11el 111igliore dei casi, ricor- , clando certi aneddoti clell'ambiente militare alleato cl1e definivano « l\1 Ionty » il generale itrio n quiridici) qua11c.lonon si è aclclirittura andati a ricercare episodi della g11erra a11glo-boera nel tentativo di dimostrare una ancor maggiore fiaccl1ezza bellica dei popoli di lingua i11glese. Come ha rilevato, con finezza, l\fanlio Lupinacci sul Corriere de'~[aSera « ... citando testi a difesa mostriamo di- accettare il processo che invece clovremmo ignorare con semplicità ... Noi italiani abbjamo il difetto di abbassarci un po' troppo spesso mentre dovremmo accontentarci di scrollare le spalle come fanno inglesi, francesi e tecleschi se qualcuno, poiche anche a loro capita, accusa i loro sol- (lati di scarso valore in qtiesta o quella occasione ... ». È un giudizio che non si può non condividere: un paese, i11fatti, la cui stampa, tutta quasi senza eccezioni, si. solleva con tanta esagerata inclignazio11e contro dei giudizi storici che sono evidentemente limitati al tempo in cui l'autore li formulò, non è certo t1n paese cl1e difende gelosamente un pro1)rio patrimonio ideale e di memorie, ma l)iuttosto che valorizza stati d'animo passionali ed in cui è presente ancora il triste insegnamento xenofobo e sciovinista del fascismo. Tanto più che nessuno degli illustri elzeviristi che hanno preso la penna contro Montgo.mery, mer1ando irritati fendenti quasi impugnassero un'arma, ha trovato qualcosa da ridire al tempo in cui vennero pubblicate e tradotte le memorie cli guerra dei generali tedeschi Rommel e Kesselring, ben più aspre ed offensive in quanto a giudizi sul valore militare italiano: prova evidente del fatto che nazionalismo ed anglofobia vanno di pari passo. Questa è la ragione per éUÌ ci sentiamo di potere affermare che l'episodio cui ha dato vita la gra11 maggioranza della stampa italiana, è stato il pretesto per uno sfogo di qualunquismo e di fascismo, del t11tto immotivato dal significato intrinseco e dallo spirito delle affermazioni fatte dal Maresciallo lvlontgomery. E veniamo anche a queste dichiarazioni. Come l1a bene rilevato Aldo Garosci, sul Mondo del 2-12-1958, nessuno dei giornalisti di destra o di sinistra che hanno levato tanto clamore, si è in pari r11.isurapreoccupato di capire e interpretare esattamente la forma ·e· il contenuto delle affermazioni del Maresciallo britannico, [54] BibliotecaGino Bianco

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