Nord e Sud - anno VI - n. 51 - febbraio 1959

tiene presente che le « aree di sistemazione » rappresentano circa il 60% della superficie meridionale, e compreridono circa il 40% della popolazione del Sud, ci si può rendere conto dell'interesse di una analisi del tipo , di quella che è sfata condotta al fine di orientare l'azione per lo sviluppo dell'intera area arretrata meridionale. .. UNo STUDIO suLLA CAMP~IA - Sono in corso a cura della SVIMEZ ulteriori indagini e approfondimenti su tutta la materia, anche in vista della utilizzazione del concetto di « aree omogenee » nello studio e nella predisposizione dei programmi regionali di sviluppo economico; e ciò perchè l'identificazione di aree economicamente omogenee sembra facilitare un'impostazione corretta e ragionata dei programmi di sviluppo regionali e perchè la conoscenza dei modi in cui nelle diverse zone si pone, e tende ad evolyersi il rapporto tra popolazione e risorse appare un elemento di indubbia utilità ai fini della qualificazione e differenziazione dell'intervento di sviluppo.· Una prima importante esperienza in questa direzione è stata compiuta in riferimento ad una regione del Mezzogiorno: la Campania (1 ). Per questa regione, in vista della formulazione di 11no << schema regionale di sviluppo» si è proceduto appunto ad individuare le << zone economicamente omogenee >> e si sono riconoscit1te 15 aree elementari, raggruppabili in tre tipi di zo11e: a) zona attiva, caratterizzata dalla presenza dei più importanti centri della regione; in essa una elevatissima densità di popolazione si accompagna ad uno sviluppo relativamente importante dell'attività economica, specie nei settori industriali e terziari; si tratta della zona di massima attrazione degli investimenti, e per la quale si prospettano le più favorevoli opportunità di espansione; b) zona intemedia, che comprende taluni importanti centri urbani; ( 1 ) Un « Gruppo di studio>>, incaricato dal Provveditore alle Opere Pubbliche per la Campania, ha predisposto un Rapporto dal titolo: << Il meccanismo di sviluppo dell'economia campana e le prospettive di espansione dell'occupazione e del reddito della Regione». Nel << Gruppo di Studio>> presieduto· dal Prof. Manlio RossiDoria, la SVIMEZ era rappresentata dal Dott. Nino Novacco, che ha curato la « Relazione Generale » del Rapporto. [38] Biblioteca Gino Bianco

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