. DOCUMENTI Zone "omogenee" e sviluppo economico regionale * di Nino Novacco Le Regioni del Mezzogiorno comprendono circa il 40% della superficie e della popolazione dell'Italia, e con 18 milioni di abitanti e 123 mila kmq rappresentano certamente l'area sottosviluppata più estesa oggi esistente in Europa. L'arretratezza del Mezzogiorno - specie in rapporto al resto del Paese - è dimostrata da tutti i dati disponibili, relativi al reddito, agli investimenti, ai consumi, al tenore di vita, alle attrezzature civili ed ambientali. La peculiarità della situazione del Mezzogiorno dipende dal fatto che si tratta di una vasta area sottosviluppata inserita nell'unità politica di uno Stato che in altre sue parti (specie nelle Regioni settentrionali) presenta situazioni di sviluppo relativamente avanzate, non lontane da quelle presenti negli altri Paesi dell'Europa Occidentale. Sin dal 1950 è stato avviato in Italia un intervento straordinario - prevalentemente affidato ad un apposito organo, la « Cassa per il Mezzogiorno >> - volto a superare la situazione di arretratezza delle Regioni meridionali ed insulari del Paese; tale intervento è stato nelle sue prime fasi rivolto a favorire lo sviluppo dell'agricoltura e delle necessarie infra- (*) Versione italiana di un rapporto (dal titolo « Comment l' on a/fronte en ltal~e les problèmes du Mezzogiorno et de ses zones économiques » presentato dal Dott. Nino Novacco, della SVIMEZ, al Congrès lnternational d'Economie Régionale, tenutosi a Ostenda ed a Bruxelles dal ·7 al 12 settembre 1958. Il rapporto era destinato ad illustrare l'esperienza italiana sui « Metodi di elaborazione di un programma di sviluppo regionale ». [31] Biblioteca Gino Bianco ,.
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