Nord e Sud - anno VI - n. 51 - febbraio 1959

dietro le bandiere di quel movimento comunista c·he con il Mostro non era mai venuto a patti e che da esso era furiosamente odiato, rinnegato, perseguitato come il nemico più «conseguente». IV Per la sua intrinseca natura, il regime democratico occidentale non .ha :alcuna capacità di attrazione. Avendo come fondamenti la ragione e la _gradualità del progresso, non offre miraggi allettanti, non seduce le impazienze della massa, non appaga le fantasie libertarie dell'individuo. Se noi superstiti del naufragio comunista in Italia ci volgiamo indietro a scrutare il panoraIIla della nostra crisi, ci accorgeremo con stupore che essa è .scaturita tutta da occasioni offerte dalla società socialista nel suo divenire dalle mortali contraddizioni in cui l'impero sovietico si è trovato a dibattersi sin dai giorni dell'avvento di Lenin; non già dalle suggestioni d~una ieiviltà borghese che ciascuno di noi aveva sperimentato intimamente in tutta la sua senile stanchezza, per non parlare di corruzione o di putrefazione. Si tratta di un'osservazione basilare. Dalla ritirata della 1'J .E.P. al di- · .scorsodi Krusciov all'aeroporto di Belgrado, è stato il bolscevismo a smentire clamorosamente se stesso, non la democrazia occidentale a demolirne le conquiste. Lasciamo stare l'analisi dei motivi di un così singolare fenomeno, del quale del resto poco più sopra abbiamo azzardato una ~~ggevole spiegazione; l'essenziale, in questa sede, è di prenderne atto per trarre 1e deduzioni logiche del caso. Queste deduzioni sono, filosoficamente parlando, drammatiche. L'uomo .moderno ha perduto la sua unità interiore ·anche se abbia seguito un itinerario diverso da quello che mi sono sforzato di delineare come il risultato di un'esperienza comune a molti italiani della mia generazione. Il cattolico che abbia vissuto le sconfitte di un Miglioli e di un Dorigo non avrà certo il cuore meno colmo di amarezza; nè azionisti intrepidi come un Parri o un La Malfa possono presentare a se stessi un .consuntivo consolante. Perfino i pochi fascisti onesti che credettero ad . una rivoluzione nazionale o a un socialismo mazziniano devono essere tormentati dalle ombre della loro delusione. Si consideri, del resto, l'approdo a cui sono giunti i Missiroli e i ·Prezzolini: non si vorra veramente [29] Biblioteca Gi o Bianco

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