Nord e Sud - anno VI - n. 51 - febbraio 1959

• stati sconfitti, non .d'altro. E quale valore ha, in sede morale, il risu1tat<) (provvisorio) di una battaglia? Evidentemente nessuno. Il trionfo del qualunquismo si celebra, in Francia come in Italia o in Ungheria, a spese dell'intellettuale e non in suo (avore. Il suo conformismo, nella maggior parte dei casi, è il frutto ~ deplorevole - di un adeguamento forzoso a . \ posteriori, una confessione di impotenza, o ancl1e semplicemente una co11dizione di necessità per chi non abbia temperamento di eroe e fantasia da don Chisciotte, preferendo preparare in· silenzio la propria rivincita. Semmai il problema autentico, che Piovene sfiora soltanto nel suo pur magistrale articolo e che Chiaromonte centra assai meglio nella « gazzetta >> di Tempo Presente, è di ben altro genere . « Solo se prenderanno la testa di questo movimento - scrive Chiaromonte - gli intellettuali francesi potranno ritrovare la funzione, che già fu loro, di guida della nazione e che l1anno perduto per la stessa ragione per cui l'han.rio perduta (o non l'hanno mai avuta) gli intellettuali di altre nazioni d'Occidente: per essersi alla fine messi alla coda dei politici, accettando le alternative dei politici, sottoponendo cioè la parola loro a quel criterio d'opportunità e di calcolo tattico che toglie alla parola ogni valore proprio». (Il movimento di cui parla Chiaromonte all'inizio di questo passo così significativo, deve mirare << alla rottura >>i delle « inerzie >> da cui .. è stato favorito l'avvento di De Gaulle:· è, dunque, un movimento di riscossa, di rivincita della democrazia). Intendiamoci, anche nelle osservazioni di Chiaromonte si avverte una lacuna. Per soddisfacenti che siano, esse restano di ordine idealistico-morale; puntualizzano bene le circostanze psicologiche della crisi ma non ne individuano la genesi storica. E' esatto osservare che gli intellettuali democratici si sono condannati alla sconfitta col mettersi a rimorchio dei partiti politici. Ma quale altra soluzione si propone invece di quella sbagliata? che mezzo pratico, si suggerisce a questi poveri cirenei perchè essi riescano a / << prendere la testa » del movimento di liberazione, anzichè lasciarsi « mettere da parte >> o « uniformarsi >> ? Ci sembra che questi inter~ogativi non siano retorici, così come la contraddizione implicita n~l pensiero di Pi0verie non poteva passare sotto silenzio. [21] Biblioteca Gino Bianco

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