Nord e Sud - anno VI - n. 51 - febbraio 1959

prensori di bonifica montana, di cui presenta tutti i requisiti fisici ed economici. È vero che l'art. 1 di tale legge specifica che _[)erterritori montani debbono intendersi quelli il cui territorio sia almeno per 1'80% oltre i 600 metri, ma vi sono tecnici di chiara fama cl1e ritengono fermamente doversi << qualificare montagna q1:1alunque zona al di sopra della curva di livello 400 » (3 ), e doversi considerare << zona montana in senso lato la media ed alta collina, oltre che la montagna vera e propria>> (4 ). Vi è di più. La stessa Cassa per il Mezzogiorno esplicitamente ammette che « la, montagna e la collina vanno considerate come un unico ambiente ecologico, aventi comuni caratteristiche zoologiche e morfologiche e analoghe condizioni econ·omico-sociali >>(5 ). Se così è, l'istanza del Consorzio ha molte probabilità di essere accolta, purchè sia preparata e documentata convenientemente. E per far ciò, basta dimostrare quali risultati potrebbero ottenersi dalla este11sione della legge n. 991 ai comuni del Subappennino Dauno, risultati diversamente non conseguibili. Con l'accoglimento dell'istanza, si renderebbe obbligatoria la costituzione del Consorzio, già realizzato volontariamente, e nello stesso tempo si disporrebbe di un canale nuovo per convogliare i cospicui mezzi finanz~ari che occorrono per eliminare il marcato stato di dissesto idrogeologico esistente in parte notevole nel territorio; per completare la rete stradale intercomunale; per reperire ed utilizzare le risorse idriche. · E sono poi questi, alineno in parte, alcuni dei principali problemi locali, risolti i quali sarà più facile affrontare gli altri. Vediamo infatti, sinteticamente, come si presenta il quadro economico della zona, condizionato necessariamente e strett~mente da quello naturale. Abbiamo già detto che esso è caratterizzato dalla prevalenza assoluta della coltura cerealicola, solo bastevole al consumo locale, come pure quella vinicola ed olearia. A mala pena, dunque, la vasta zona nella quale vivono oltre 120.000 abitanti basta a se stessa, le modeste eccedenze sulla produzione servendo non già all'esportazione ma allo scambio indiretto con manufatti e servizi. È difficilmente prevedibile che la situazione possa evolversi senza interventi riso- ( 3 ) IPPOLITO: Atti del Convegno per la Montagna, Cosenza, Sett. 1954. ( 5 ) ZAVACLI, id. ( 5 ) Programma Decennale - I - Relaz. Generale, 1957, p. 25. [108] Biblioteca Gino Bianco

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