Nord e Sud - anno VI - n. 51 - febbraio 1959

Provinciale, che detta i principi per la costituzione anche faco!tativa di altri consorsi aventi fini economici, e in base alla legge n. 991. · Quello che si è recentemente formato a Foggia con la suggestiva finalità e denomi~azione « per la rinascita dei comuni del Subappennino •dauno » ha precisamente le caratteristiche volute, sulle quali non è il caso di soffermarsi, e comprende 26 cittadine e paesi, con circa 120.000 abitanti. Questi paesi fanno parte di quel 43% del territorio della provincia di Foggia che costituisce genericamente il Subappennino. Al Consorzio partecipano anche la Camera di Commercio e l'Ente Provinciale del Turismo. Lo statuto che gentilmente mi è stato inviato è molto ampio e forzatamente generico, nel senso che gli scopi effettivi e concreti che l'unione di questi <<diseredati» comuni vuole realizzare a volte sembrano ambiziosi ed irragiungibili. Che cosa vuol dire « apprestare assistenza tecnica ed amministrativa agli enti ed uffici pubblici? >>. Forse che il Genio Civile, la Cassa per il Mezzogiorno, l'Ente di Trasformazione Fondiaria hanno o si pensa che possano avere bisogno dell'apporto dei modesti lumi che le piccole e sprovvedute amministrazioni comunali interessate potrebbero fornire? E, tenendo conto delle disponibilità finanziarie che ammontano a L. 1.200.000 annue (10 pro capite) oltre i contributi della Camera di - CommGrcio e dell'Ente per il Turismo, può seriamente credersi che si potrà provvedere alla « esecuzione di opere di interesse collettivo >> ? Vero è che opportunamente il Consorzio non ha voluto precludersi nessuna via per conseguire i suoi fini. Esse confluiscono tutte al medesimo scopo, e se per compiere un'opera di interesse pubblico occorresse oltre che prospettarne l'utilità e l'inderogabilità, anche stendere un primo progetto e fornire un contributo finanziario, l'uno e l'altro dovrebbero essere ap-- prontati, ad evitare che l'iniziativa resti inattuata proprio per la mancanza ,di un primo impulso realizzatore. Questo fervido e fiducioso affidamento nelle proprie forze e nell'aiuto concorde degli altri; questo interessamento ai gravi e secolari (nonchè insoluti) problemi comuni; questo puntare sulla necessaria coordinazione fra le modeste e slegate forze della zona; prima fra loro e quindi anche con quelle statali remote e mitiche, costituisce il primo risultato positivo dell'iniziativa già acquisito per il solo fatto della enunciazione degli scopi. Basta esser desti, e manifestare la ferma volontà di operare, di trovare i [106] Biblioteca Gino Bianco

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