Nord e Sud - anno VI - n. 51 - febbraio 1959

necessità ed urgenza legittimino il Governo e legiferare. Nel caso in esa~e, tuttavia, il continuo ed ingiustificato rincaro del costo della vita e le relative conseguenze di politica econom~ca accennate nella prima parte di questo scritto, avrebbero dovuto costituire una giustificazione al ricorso al Decreto Leg·ge tanto più probante, quanto più si rendevano evidenti le manovre dilatorie degli interessi precostituiti. Infatti il Parlamento già i11 precedenti occasioni si era dimostrato ostile a porre in discussione ecl eventualmente a modificare uno stato di cose occultante grossi interessi per quasi tutti i partiti; prova ne sia i1 mancato esame del disegno di legge presentato alla Camera il 28 agosto 1952 cl1e stabiliva di co11sentire la compravendita all'ingrosso dei prodotti ortofrutticoli, anche al di f11oridei mercati generali. , Sul piano teorico il ricorso al Decreto Legge può sempre costituire un attentato al regime democratico per la coartazione che verrebbe così ad esercitarsi sul Parlamento rappresentante la Nazione. Ma sul piano pratico e facendo particolare riferimento al caso in esame, chi potrebbe onestamente sostenere la concordanza fra il parere espresso dalle Camere con il recente voto e gli interessi reali di tutti i cittadini? Come si è gia accennato, la votazione alla Camera non e nepp·ure entrata nel merito del provvedimento governativo. Anche la discussione che ha preceduto il voto si è basata, così come si era verificato al Senato, sui lati formali della questione, fornendo questi ultimi un certo appiglio plausibile per imbastire un decente intervento. Quando gli oppositori han- . no voluto toccare gli aspetti di politica economica del problema, si sono avute affermazioni piuttost~ perentorie e talmente assurde, sia sul piano della logica cl1e su quello della realtà dei fatti, da sfiorare il ridicolo. In un paese a più elevato livello della pubblica opinione, simili interventi avrebbero suscitato ben più estese reazioni, con risultati differibili alle future elezioni. ~a presunta estromissione dei Comuni dal controllo dei mercati generali e la loro spoliazione dai relativi impianti è stato il tema ricorrente per i senatori Gramegna (P.C.I.), .IParri ·(P.S.I.) Ca1Jalozza (P.C.I.). Non a caso lo stesso argomento era stato trattato diffusamente nei Consigli [101_1 iblioteca Gino Bianco I

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