Nord e Sud - anno VI - n. 51 - febbraio 1959

ind.ustrie perchè non sempre l'aumento dei costi può essere trasferito sul prodotto finale, operando in questo campo l'effettiva concorrenza anche estera e soprattutto quando il mercato è in fase recessiva come lo è stato nel 1958.I percettori di redditi fissi, come gli impiegati statali, avanzano fondate rivendicazioni minando il precario equilibrio del Bilancio e contribuendo all'accantonamento di investimenti produttivi o di alto interesse sociale. Chi può escludere, tanto per riferire un caso, che le difficoltà di carattere finanziario sorte all'ultimo momento per l'attuazione del piano scolastico decennale non traggano origine anclie dall'ipoteca posta dagli statali sui prossimi bilanci? In una situazione del genere sopra descritta, giocano certo altri elementi determinanti. Sta di fatto, in ogni caso, che nella formazione dell'indice del costo della vita - barometro che determina lo scatto della scala mobile che a sua volta provoca i suaccennati inconvenienti - il settore alimentazione costituisce da tempo la punta più vivacemente caratterizzata nel senso dell'aumento. * * * Il Decreto n. 937 era di notevole intonazione liberista ed avrebbe indubbiamente contribuito a normalizzare il campo della distribuzione ali7" mentare; sopratutto se in prosieguo di tempo fosse stato affiancato da altri provvedime11ti, altrettanto liberatori, sul versante delle licenze di esercizio di vendita al minuto, altra strozzatura questa di cui si e trattato nel citato articolo pubblicato su questa rivista nel novembre 1958. Sostanziale ai fini degli scopi perseguiti era l'articolo 1 del Decreto, laddove si affermava la libertà di commercio all'ingrosso dei prodotti ortofrutticoli, delle carni e dei prodotti ittici sia nei rispettivi mercati, sia al di fuori di q·uelle attrezzature. Simile dispositivo avrebbe annullato in un colpo l'abuso del diritto di privativa perpetrato dai Comuni in base ad una arbitraria interpretazione delle leggi preesistenti, per cui ogni prodotto era obbligato a confluire nei mercati generali per sottostare al potere d'imperio di poche persone colà autorizzate ad operare . .. . Un altro colpo mortale alla esistente organizzazione veniva portato dall'articolo S che autorizzava l'istituzione di mercati all'ingrosso anche da parte delle Camere di Commercio, nonchè da parte di Enti e di cate- . gorie economiche private. Nel caso di mercati istituiti dai Comuni o dalle [98] , Biblioteca Gino Bianco

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