Le percentuali di tali dati sulla popolazione di ciascuna z ona al momento del censimento 1951 sono le seguenti: Iscritti c·ancellati Saldi Litorale tirrenico del Cosentino 10,09 15,78 -5,69% Piana di Sant'Eufemia 9,55 15,11 -5,56% Vibonese 9,39 17,88 -8,49% Piana di Gioia 11,40 17,98 -6,57 % Litorale di Reggio 11,16 15,07 -- 3,91% . ' Tutte le zone del versar1te tirrenico calabrese sono, dunque passive dal punto di vista del movimento migratorio. I comuni che ne l complesso del . sessennio possono in questo versante vantare un bilancio at tivo di tale movimento sono circa dieci su un totale di 89, e fra i principali sono da citare: Verbicaro, Diama11te, Belvedere, Amantea, Nicastro, Sa11fEufemiJ Lamezia, Sambiase e Villa S. Giova1111i.Il fenon1eno deìla 1)assivita i11 fatto di ~ovimenta migratorio è, perciò, abbastanza ben distribuito, segn.ando una punta più alta soltanto. nella zona del Vibonese, doYe rattivi tà agricola non è così intensa e ricca quanto nelle altre zone del versante. Un giudizio complessivo non può quindi concludere che col rilevare la assoluta incapacità di ulteriore ricezione nelle zone predette, che pur con l' ele, ato grado di specializzazione delle loro attività agricole figurano s0lt anto come zone di espulsione, anche in quelle zone (quali la Piana di Gi oia e quella di Sant'Eufemia, quest'ultima contrassegnata anche da un'assa i bassa percentuale di iscritti) che si sarebbe disposti a pensare come c aratterizzate da diverso comportamento. Un mutamento del loro carattere da zone espulsive in zone ricettive e, innanzitutto, un contenimento deil a forte emigrazione presuppone un rinnovamento di tutta la fisionomia d ella zona di cui n~~ è questo il luogo di delineare i tratti . . . Un dato importantissimo riguardo al 1novimento migrat orio del versante tirrenico della Calabria è costituito dal bilancio migratorio di Reggio Calabria, la quale - insieme con Caserta -- fa eccezione alla regola per cui anche nel Meridio11e i capoluoghi di provincia fanno regi strare costantemente un attivo nel loro movimento migratorio. Co11 qt1csta difler~nza, tuttavia, che Caserta risente assai negativamente sia della s ua vicinanza a Napoli, sia del fatto çhe ad essa sono prossimi nella st1a stessa provincia altri due ce11tri,come S. Maria C. \7. e Capua, che per ragioni diYerse con- [88] Biblioteca Gino Bianco
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