Nord e Sud - anno VI - n. 50 - gennaio 1959

' , . L'edilizia scolastica e il Piano decennale di Ferdinando Isabella Non siamo tra coloro cl1e condividono il distaccato scetticismo con il quale, in alcuni qualificati ambienti della vita politica e della cultura italiana, è stato accolto il .Piano per lo sviluppo della scuola nel decennio dal 1959 al 1969) il cui schema di legge governativo è ora all'esame della competente Commissione senatoriale. Nè concordiamo in tutto con le critiche severe che al Piano sono state mosse da più parti. Tuttavia, non possiamo neanche aderire all'eccessivo ottimismo con il quale in altri ambienti, parimenti qualificati, il piano viene considerato; e, tanto meno, possiamo aderire all'incondizionato credito che si vuole accordare alle sue effettive possibilità di realizzazione. Ci sembra, invece, di poter far nostro l'acuto ed obiettivo giudizio espresso da chi (1 ) ha dato del Piano una felice definizione: un'impegnativa assunzione di responsabilità del Governo di ~ronte ai problemi della scuola. Per quanto riguarda l'edilizia scolastica, i provvedimenti previsti dal Piano possono vantare il merito di denunciare, con la chiara immediatezza delle cifre, le gravi condizioni di questo importante settore della scuola italiana. E deve dirsi che la previsione di costruire in dieci anni 75 mila aule per le scuole elementari, 38 mila per le secondarie d'obbligo, 15 mila (1) Si veda la Relazione introduttiva al IV Convegno del « Mulino » (Bologna 29-30 nov. 1958): relazione pregevole, oltre che per le acute considera~ioni svolte, per la ricca documentazione e le ampie, approfondite indagini sulle varie questioni poste dal Piano. [7] Bi lioteca Gino Bianco

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