comportante la istituzione di tutte le facoltà tradizionali: filologia e let~ere (ìingue vive, storia, scuola di interpreti); economia politica e sociologia;· diritto (privato, comparato, amministrativo, pubblico, scienze amminis·ttative e diplomatiche); facoltà scientifiche. L'Università europea, secondo il Fro .. getto, dovrebbe e11trare già in funzione nell'ottobre del 1959, allorcl1è sareb:- ·bero rilasciati dalla Scuola e1.1ropea di Lussemburgo i primi diplomi di «'bac!. -calaureat », e dovrebbe essere riconosciuta ufficialmente dai « sei » paesi firmatari dei trattati di Roma. Naturalmente l'istituzione delle varie facoltà dovrebbe }Jrocedere per gradi, e i loro programmi sarebbero fissati dalle !più alte personalità dell'insegna1ne11to universitario dei sei paesi. Tali programmi; sempre secondo il progetto Van Houtte, dovrebbero costituire una sintèsi I degli studi nazionali. Il reclutamento del corpo insegnante avverrebbe ·su·una larga base geografica; una volta costitt1ita, l'Università euro1)ea sarebbe-a'perta ad ogni adesio11e di alt~i Stati cl1e non figurano tra quelli fo11datori; e·-<;lelle fondazioni culturali e scientifiche. Per i diplomi ci sarebbe il riconoscirrfento dei paesi adcren.ti, i quali li considererebbero altrettanto validi di quelli rilasciati dagli istitùti universitari nazionali; l'Università europea i11oltre avrebbe ancl1e ·il compito di tenere corsi post-universitari di perfezionamento o di .aggiornamento, così come gia fanno alcuni degli istituti da noi sopra ricordati. J • Sul progetto Van Hot1tte, di cui abbiamo riassunto le linee princip~li, ; I sono state avanzate molte riserve. Anzitutto è stato osservato cl1e l'idea di . ' una Università europea 110n figura in nessun dei trattati istitl1enti la ~o~u- . . nità europea; l'art. 9 del trattato dell'Euratom parla di una istituzione al , . livello universitario da crearsi per iniziativa dei sei paesi; pertanto l'i~terpretazione stretta di questa disposizione nel quadro del trattato in cui è inserita darebbe acl inte11clere che ci si sia voluti riferire ad una istituzione sp_ecializzata in campo nucleare, anche perchè il paragrafo primo del _citato articolo nove prevede la creazione di un centro comune di ricerche nucleari ~ .,di scuole per la formazione di specialisti, e pertanto i compiti delle sc~ole çli qualunque livello sarebbero così delimitati. Ma, a prescindere da q~e~te .c.~ns~derazioni, è evidente che il valore pratico del progetto Van Hot1_tt~~~drebbe _giudicato in base ad al~re considerazioni: bisognerebbe anzitutto accertare . . ' se esso può realizzare i presupposti enunciati, sia sul piano dell'insegn~µi~f1:~~ universitario che di quello post-universitario. _, . Intanto, mentre in sede Euratom il problema delì'Università europea è all'ordine del giorno, ancl1e se prevale I~ tendenza a mantenersi nei limiti del trattato - che non })arla di istituzioni universitarie a carattere generale; bensì di scuole specializzate 11el campo nucleare - a Lussemburgo, già, dal 1957, è stato fondato, col nome di Centro internazionale di Studi t1niversitari~ u·na vera· e propria università: di scienze comparate. Attualmente ft1pziona ~già I [59] ·Biblioteca Gino Bianco
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