Nord e Sud - anno VI - n. 50 - gennaio 1959

dell'antico « centro )), Maiagodi ha poi meno senso della complessità dei _concreti s\ olgimcnti politici, _della .ricchezza delle mediazioni tra il possesso della dottrina e la prat~ca della forza, della virtù creativa dei contrqsti~. Più che rideale di Cavour, ·che si, sapeva e si sentivà più forte a Parla-- mento riunito, nello scontro delle opinioni e degli interessi cozzanti alla ricerca di una sintesi, Malagodi sembra inseguirne t1no di compatta e in certo modo ossessiva unanimità. In congresso, egli ha otlerto più di un esempio di un'insensibilità giu- ·ridica alla « correttezza >> <lipartito (nel senso giuridico, e non morale del termine) che si radica in certo scetticismo sul valore politico della dialettica delle correnti (in alcune precedenti dichiarazioni alla stampa, aveva parlato di dialettica cc ester11a)) anzichè << interna »). Sotto questa luce va visto il voto per acclamazione della risoluzione politica generale; e così la singolare procedura adottata per la discussione delle altre. Quando infatti il congresso ha accettato che ii segretario generale dichiarasse di accoglierle come tali, o solo a -titolo di raccomandazione, o di respingerle, pur lasciando ai proponenti la libertà di insistere per ..la messa in votazione, si è lasc~ato irretire - a torto, per noi ,-· da t1na falsa analogia con la posizione dei ministri in carica nella discussione Parlamentare sui bilanci, laddove un • J principio di diritto comune 11eipartiti democratici considera sospesi, a congresso riunito, gli autonomi poteri d'iniziativa e di decisione degli o_rgani · centrali che ripetono la propria legittimità da~ risultati del precedente congresso. La stessa concezi_one è rispecchiata nel nuovo testo dello Statuto del partito, dove la preminenza del segretario e il contro~lo della Direzione su tutta la vita del partito, e in particolare sulle iscrizioni, sulla formazione delle liste e sulla condotta dei gruppi consiliari e parlamentari, sono notevolmente rafforzati. L'interesse a penetrare in alcune « isole chiuse )) locali del partito, e ad alterarvi a vantaggio del Nord l'equilibrio tradizionale con il Sud ha poi fatto intròdurre alcuni interessanti principi in tema di tutela delle minoranze, di rappor-ti tra capoluoghi e centri minori nella formazione degli organi direttivi, di rapprese11tanza congressuale. Nella letta di continuo rinnoyata all'interno dei partiti, per garantire la sincerità dei risultati delle assise nazionali contro l'alterazione dei dati sul tesseramento promossa dalle correnti, o più spesso sistematicamente preordinata dagli « apparati )> romani (si rammen~ la polemica sulle delegazioni meridionali ai con,gressi [51] Biblioteca Gino Bianco

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