Nord e Sud - anno VI - n. 50 - gennaio 1959

• EditoriaJe I« franchi tiratori>>sono, pur nel loro anonimato, i personaggi più noti della scena politica italiana attuale: essi se1nbrano avere oggi un ruolo di protagonisti che forse alcuni di loro non avevano mai sognato neppure nei momenti di maggiore ottimismo. A volta a volta eroi di una libertà che si andrebbe spegnendo nella cupa e livellatrice tirannide della partitocrazia, o addirittura .i.ncarnazioni del <<Maligno>>uo,niini di coraggio o pu,-i «irresponsabili», i « franchi tiratori>>sono in realtà un frutto scadente di un costume politico che tende a deteriorarsi sempre di più. Quello ch·e si è letto su molti giornali è purtroppo vero; con questa correzione, perà, che il dato oggi più preoccupante non sembra a noi neppure l'estremo pericolo del discredito che potrebbe domani investire le istituzioni parlamentari, quanto il fatto che sono premiati uomini i quali, a quel che sembra, non hanno il coraggio morale e civile delle loro opinioni: essi infatti riesco110 12elloro intento che è quello di demolire il Governo, di linciare politicamente un Presidente del Consiglio. Saremmo tentati oggi di dar ragione a coloro che si mostra110più pessimisti sulla DC, a coloro che denu·nciana esserv_in Italia « qualcosa di nuovo»; e questo proprio quando consideriamo il caso dei << frane/ii tiratori>>che si sono esercitati contro la legge sui mercati. In tal modo non si consolidano le istituzio11i,ma si degrada il costume civile del paese. Tanto sembrano vere siffatte considerazioni che un ostinato nemico della << partitocrazia>>u,n oppositoreintegrale dell'attuale formula di governo come Luigi Sturzo si è spinto fino a sostenere l'abolizione del voto ·segreto. A noi non sembra che una simile soluzio12esi possa accettare: si può dare domani il caso che la segretezza del voto sia garanzia addirit~ [3] Biblioteca Gino Bianco

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