.. Fra11cia, fosse solo l'estrema conseguenza d'un ·processo che aveva avuto inizio almeno due anni prima con la dissoluzione del Fronte Repubblicano e con l'aberrante politica algerina del governo socialista. Ma anè~~ qui ci sembra che non si tenga ben conto della situazione, e che si gi\idichi tro_pposommariamente. Per gli osservatori stranieri era stato agevole prevedere fin dai primi giorni del novembre 1954 che la rivolta in Algeria avrebbe segnata la fine di un'epoca: e tuttavia Mitterand, l'uomo stesso cl1e doveva sembrare per un istante l'estremo difensore della Repubblica e far figura perfino di capo di un fronte popolare, Mitterand, che era allora Mi- . nistro degli Interni del governo Mendès-France, dic.hiarò solennemente çhe ·l'Algeria era costituita da tre « dipartimenti francesi»! Ciò non si ricorda per attribuire a ciascuno le sue responsabilità, responsabilità che gli avvenimenti successivi hanno fatto spesso dimenticare, ma per mostrare co_ro~ la crisi algerina travagliasse tutto intero il ceto dirigente francese. Il punto fondamentale che non bisogna mai dimenticare quando si discorre della questione dell'Algeria è che per il _francesemedio quest'ultima è veramen.-. te una cosa diversa dall'Indocina e perfino dagli ex-protettorati nord-afri- <;ani.Michele Tito, in un articolo che si legge in questo stesso numero di Nord e Sud, ha notato con grandissimo acume che una delle cause della grave flessione comunista è proprio questa: l'uomo della strada, imbevuto non tanto dell'idea di grandeur qt1anto di quella della civilisation f~aacese, era abituato a pensare che tutto quello che era stato fatto di buono in Algeria l'avevano fatto i francesi, che l'Algeria stessa esisteva addirittura gr~zie ai francesi, e non poteva perciò concepire l'abbandono come t.ina soluzione. Non si.dimentichi che durante la campagna elettorale del 1956 .. tutti parlarono di soluzione liberale della questione algerina, ma nessu~o, neppure tra i co1nunisti, parlò di abbandono: non era solo per il ricatto che la destra nazionalista e imperialista poteva fare con la sua sola presenza; era anche, se non sopratutto, perchè tutto il ceto dirigente sentiva che su una sill)ile strada non sarebbe mai stato seguito dal paese. Noi possiamo lamentare quanto vogliamo un simile stato di fatto e tenere i francesi per inguaribili nazionalisti (ma cosa sarebbe accaduto in italia se noi. fossimo stati in Libia da un secolo e se in Libia vi fossero stati un milione , . e Illezzo di italiani?): ma tale era lo stato d'animo del paese (t1no stato d'animo, lo ripeteremo anèora una volta, che i risultati delle elezioni di novembre hanno mostrato in tutta cl1iarezza), e di tale stato d'aniijlo i f:33] Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==