;blicana dell'esercito sia restata soccombente, ed e anzi da presumere çhe i risultati delle elezioni politiche di novembre contribuiscano a ridare ad essa un po' del fiato e della baldanza che era venuta perdendo negli ultimi mesi. Pure, questa divisione nei ranghi dell'ufficialità è un dato di fatto, ,ed è, altresì, un dato di fatto che la maggioranza dei quadri è apparsa contraria a più riprese agli estremismi dei razzisti e degli << integrazionisti» <li Algeri. Un giornale non sospetto, l'Express, ha affermato che l'esercito .avrebbe appoggiato, nelle elezioni algerine, la lista più moderata; le voci sulla sostituzione di Salan si sono rivelate veritiere; i çontrasti tra il gruppo di colonnelli estremisti e gli altri settori dell'esercito sòno ormai di pubblica ·ragione: v'è, dunque, in corso una gara di resistenza tra gli estremisti reazionari da una parte e gli uomini dell'armée républicaine dall'altra .. Se: la posta in gioco è la sovversione delle istituzioni repubblicane in Franci~, il piano su cui la gara si svolge è quella della sol11zione della questione: algerina: e da questo pu11to di vista, anche se le elezioni non paiono_ ay:er fornito i famosi << interlocuteurs valables >> nt1lla sembra veramente compromesso. A Parigi tutti sanno (forse perfino lo stesso Soustelle) che l'integrazione non è una politica, ma un assurdo; e prima di ogni al~r<>:lo sa De Gaulle: non è certo senza significato che l'ex-capo della Fr..~p~ia Libera non abbia mai pronunciato la parola integrazione. Finalmente vi sono state manifestazioni di squadrismo militare e, :come si e detto non devono essere stati pochi quegli ufficiali che hanno .compiuti atti che, in tempi 1nigliori, avrebbero causato il loro deferimento alla Corte Marziale; ma non è certo questo il fenomeno più rilev~nte. Il fatto più importante, e che indubbiamente l'avvento di Gaulle ai _potere e il ricorso in extremis a certe forme tradizionali per il trapasso çli questo potere stesso non eliminano, è che la tradizionale concezione democratiça della subordinazione dell'esercito al potere civile ha ricevuto un c9lpo du.;. rissimo. Essa era già stata incrinata nel maggio 1954 dall'impennata di Juin sulla CED, e poi, in modo assai più grave, dal bombardamento di Sakiet: .i11 qt1el mo1nento -la democrazia francese non ebbe la for;Za, e forse sarebbe n1eglio dire la << salute)>, che dimostrò la democrazia americana quando 11run1an destituì MacArthur, e ha dovuto pagare poi la fatale debolezza. Pt1r se tutta l'analisi ·che preceàe è esatta, pur se è vero che l'armata di Algeria non è una legione di pretoriani e cl1e il meglio dell'ufficialità trc111ccseparteggia per una soluzione autenticamente liberale della que- [27] Biblioteca Gino Bianco
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