menti e del-le forze che parteciparono ad essi non sembra giustifi~are. Ad es., e \il punto è come vedremo di primaria importanza, si da troppo facilmente per naturale, ovvia, scontata, fermissima, la collusione dell'esercito con taluni movimenti dell'estrema destra antirepubblicana, mentre quella collusione vi fu assai meno di quanto si sia sospettato. La cronaca vigorosa e commossa di Michele Tito (si veda Nord e Sud dell'ottobre 1958) mostra, con l'evidenza del racconto sofferto giorno dopo giorno, come cio sia vero, come l'intreccio fosse assai più complesso delle facili semplificazioni a priori, come il gioco delle parti fosse assai meno orche-. strato di qt1el che si sarebbe tentati di credere. La verità è che l'esercito francese non è t1na ·legione di pretoriani ed anzi, per incredibile che ciò possa sembrare agli amatori dei clichés, pronti a citare il boulangismo .e I'aff aire Dreyfus, ha, proprio in materia di politica coloniale, una tradizione assai nobile e per certi versi più progressista di molto pensiero progressista <\ civile >>. Non. s'intende l'atteggiamento dell'esercito d'Algeria se non si pone mente a questa tradizione, cominciatasi a creare già nei primi anni del Secondo Impero e che raggiunge i suoi pu11ti più alti durante lJ Terza Repubblica. Appunto dopo la sconfitta del '70, quando la classe dirigente francese inizia una politica di raccoglimento, quando la ligne bleue des Vosges comincia ad apparire irraggiungibile e il desiderio <;içllarivincita si attutisce nel cuore di tutti, quando sembra scomparire una vera e propria missione militare e il destino dell'esercito par ridotto alla tutela di una certa struttura sociale, la parte migliQre dei qt1adri si ribella a questa prospettiva e imbocca la strada che Faidherbe aveva indicata con l'esempio qualche decennio prima: nell' azio11e coloniale consiste il nuovo << role social de l'officier dans le service militaire ~iversel >> scriveva alla fine del secolo l'allora capitano Lyautey. · Faidherbe, un polytéch11i·cien riservato ed attento,. uno di quegli: uomini cl1e non ricevono da altri la loro vocazione ma guadagnano la loro parte di grandezza al prezzo tutto moderno dello studio e dell'applicazione; aveva rotto con la tradizione della conquista militare vecchio stile, coi sistemi da pacha révolté dei l}ugeaud, che avevano suscitato la giusta indignazione di un Tocqueville, e aveva inaugurato un metodo nuovo. Egli riuscì un colonizzatore di clas_seperchè· acquistò una conoscenza formidabile della regione, della quale era governatore, della geografia fisica di essa e di quella uma11a ecl economica, perchè volle [23] .Biblioteca Gino Bianco.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==