Se alla proposta di legge venissero apportati gli emendamenti che abbiamo illustrati, verrebbe assicurato al piano il seguente funzionamento-: una_.volta deliberato dal Co1?1itatodei·Ministri il programma biennale delle opere predisposto dal Servizio Centrale dell'Edilizia scolastica in conformità dell'elenco dei Comu11i in cui gli edifici si debbono costruire e con i criteri di precedenza e di gradualità specificati, mentre i fondi necessari sono assicurati dal Consorzio di' Credito per l'edz'lizia scolastica, tutti gli altri adempimenti esecutivi verrebbero espletati dall'"'1ziendaNaz-io1ialeper l'Edilizia Scolasti'ca. Con questo sistema non sarebbero rimosse o limitate le competenze dei Ministri della P. I. e dei LL. PP.; anzi verrebbero rafforzate e valoriz.zate. Per garantire gli evidenti vantaggi tecnici ed econon1ici che l"or.dinam~nto emendato offrirebbe, non bisognerebbe lasciar cadere la proposta di stabilite un costo massimo, per aula; da fissare, beninteso, secondo i vari tip~ d~ ~cuola, ed in rapporto alle esigenze dei Comuni, che potrebbero _ç,ss.~~deistinti anche tenendo conto del numero degli abitanti~ .• . ' Occorre, infine, chiarire che con le deliberazioni del Comitate ,dei Min.ist~i, che sostituiscono quelle degli Enti obbligati, sarebbero assegnati a quèsti Enti gli oneri finanziari cedenti, per legge, a loro carico; il che può apparire come uoa limitazione di specifiche attribuzioni delle Giunte e dei Consigli Comunali e Provinciali. In effetti, non è così, perchè, riconosciuta la necessità del servizio dell'edilizia scolastica in tutto il Paese, lo Stato aVoca a sè il compito di provvedervi attraverso il Comitato dei Ministri e secondo norme cl1elasciano agli Enti obbligati alcuni oneri finanziarì, (il che crediamo avvenga anche per altri servizi, per i quali i Comuni e le Provincie sono tenuti ad iscrivere nei loro bilanci contributi obbligatori). Del resto lo schema di legge prevede, come si è detto, l'intervento sostitutivo in caso di ritardo o di rifiuto da parte degli Enti locali. Questo avverrebbe a priori: per tutti (e 110n avrebbe car,attere di sanzione) evitando di incorrere nell'ipotetico provvedimento d'ufficio a carico degli inadempienti. con le conseguenze politiche ed amministrative alle quali si è fatto cenno. Ci ren.diamo conto con1e le esigenze che il Mercato Comune e l'automazione pongono agli operatori economici delle regioni d'Italia più progredite possano far passare in second'ordine, almeno al loro sguardo, quei problemi che altre regioni meno provvedute debbo110ancora risolvere. Non~ [18] Biblioteca Gino Bianco
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