Nord e Sud - anno VI - n. 50 - gennaio 1959

perfetta ed immediata corrispondenza tra la programmazione e l'attuazione, requisito, questo, essenziale in ogni pianificazione. L'aver lasciato tra gli organi pianificatori (Comitato dei Ministri e Ministeri della P. I. e dei LL. PP., che preparano i programmi) e quelli che dovranno prendere le iniziative· per la realizzazione delle opere (dal reperimento delle aree al collaudo), il diaframma degli Enti locali, con il pesante fardello delle deliberazioni da sottoporre ai vari organi di tutela e controllo, ci sembra abbia svuotato il piano della necessaria automaticità e scorrevolezza. Nè crediamo possa avere consistenza il rilievo che non sarebbe opportuno esautorare gli Enti locali, togliendo loro l'iniziativa, essendo quello dell'edilizia scolastica un servizio che questi Enti sarebbero ben felici di veder disimpegnato, in loro vece, da un organo centrale, nell'interesse delle popolazioni da essi amministrate. Del resto, per citare un esempio recente, le disposiizone della legge 12 febbraio 1958 n. 126 sulla classificazione · delle strade, per effetto delle quali la maggior parte delle strade comunali passerà alle Pro-vince, ed alcune strade provinciali passeranno allo Stato, non pare abbiano incontrato resistenza da parte degli Enti interessati, i quali vedono in tal modo agevolato l'intervento dello Stato che, invece di operare su 8100 Comuni, opera al livello delle An1n1inistrazioni provinciali, che hanno Uffici tecnici e personale specializzati. Lo stesso potrebbe accadere s~si attribuissero ad un organo centrale le iniziative che ora hanno , gli Enti locali in materia di edilizia scolastica. È vero che questi Enti preferirebbero essere sollevati anche dagli oneri finanziari cl1e, secondo lo schema di legge governativo, restano, sebbene in piccola parte, ancora a loro carico. Sarebbe certamente meglio che così fosse, e ne abbiamo spiegato le ragioni. Questa cir~ostanza non dovrebbe però impedire la costituzione -dell,organo centrale sostitutivo delle iniziati ve locali. ,I Le norme che nella nuova proposta di legge si riferiscono al reperì~ mento, al vincolo ed all,acquisto delle aree, nonchè all'approvazione dei progetti, contengono anch'essenotevoli facilitazioni, rispetto alla legge del 9 agosto 1954; per cui si semplificano le procedure e si promuove, con l'assistenza tecnica agli Enti, il migliorame11to edilizio. E tuttavia, anche in questo settore, permangono seri dubbi sulla idoneità ed efficienza delle provvidenze al fine di una rapida e razionale realizzazione del Piano. Basta [16] Biblioteca Gino Bianco I

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