Nord e Sud - anno VI - n. 50 - gennaio 1959

d'essere tollerato, e qualche volta aiutato, dal PCF. Ma il poujadismo è subito scomparso. . . . . ·, Il co1nunismo tipicamente, esclusivamente operaio accusa una cr1s1 p1l1 netta. Si tratta di una crisi grave perchè, come dimostran o gli esempi del dipartimento del Nord, dal '45 al '56 il PCF non ha re alizzato progressi sostanziali e tradisce, se si tien conto dell'aumentato nu mero dei votanti nel '56 in rapporto alle precedenti consultazioni, una c erta staticità. Ma Parigi e la sua periferia sono forse più indicative: nel p rimo settore <ldla capitale (operaio) il PCF aveva il 29,7 dei voti nel '46, il 25,7 per cerrt0 nel '51, il 25,5 per cento nel '56. Il 13° « arrondissement » di Parigi, che è uno dei più operai della capitale, dava ai comunisti il 4 4,4 per cento dei voti nel '46, il 38,3 per cento nel ~51, il 37,1 per ce11to nel '56, il 29 per cento di << no » il 28 settembre. Nel 20° « arrondissement >> i comunisti avevano nel '56 il 40 per cento dei voti, i « no >>raggiungono il 30 per cento. Nella « cintura rossa >>si registra lo stesso fenomeno, sebbene ess o avrebbe potuto essere ·più visibile senza l'attività delle amministr azioni locali comuniste. Nanterre dava 11el''56 il 50 per cento dei voti ai comunisti, vi si ritrova il 28 settembre soltanto un 28 per cento di « no >>. A Montrue1l, collegio di Duclos, il PCF perde il 25 per cento dei voti. Sempre nella « cintura rossa>> c'è un caso a parte, quello di lvry, collegio di ~1·11orez: nel '56 i voti, 14.583, raggiungevano il 50 per cento: il 28 settembre i << no >>sono 12.171: una perdita relativamente lieve, del i ,SO per cento. Ma che cos~è Ivry in rapporto alle altre roccheforti de lla <( cintura rossa » di Parigi? È un paese abitato da operai umili, da fattorini, da impiega ti di ultima categoria e ove gli operai specializzati sono quasi sconosciuti. Boulogne-Billancourt, invece, è una cittadina abitata in prevalenza da operai altamente qualificati, ben pagati, che usufruiscon o di tutti i benefici dell'assistenza sociale e delle quaranta ore settiman ali: qui il forte declino comunista in rapporto al '56 (12 per cento in meno)è aggravato dal fatto che il ·partito era in decadenza fin dal '46 ed e ra passato dal 43 per cento al 34,l per cento dei voti. L'analisi di Servin, dunque, che su questo punto non è stata ripresa da Thorez, e secondo cui le diserzioni sono più numeros e nei ceti operai più umili, non sembra esatta. Tutte le indicazioni prov ano il contrario: non si hanno casi, sia pure isolati, atti a convalidare l e affermazioni di [114] · Biblioteca Gino Bianco

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