Nord e Sud - anno VI - n. 50 - gennaio 1959

damente impiantato nelle regioni di veccl1ia e sicura tradizione radicale e repubblicana, ove, cioè, non si presenta come partito nt1ovo e diverso ma si inserisce lentamente e quasi inavvertitamente nelle strutture locali facendosi assimilare dall'ambiente più che pretendere di condizionarlo. In sostanza, il comunismo si difende meglio nelle regioni agricole: nel Centro più che a Sud, nel Sud più che nel << Nord rosso >>. C'è il caso del dipartimento della Creuze, che può essere considerato una specie di « riserva speri1nentale » del PCF, che è particolarmente significativo e forse è addirittura illuminante sulla natura e sulla reale fisionomia del comunismo francese. Nel gennaio del '56 la Creuze era il primo dipartimen~o francese per la percentuale di voti comunisti; il 28 settembre, nonostante una diminuzione in rapporto al '56( la Creuze dà il 32 per ce11todi << no >> e si pone al quarto posto nell'opposizione a De Gaulle dopo tre altri dipartimenti agricoli: la Corréze, la Hat1te-Vienne, il Gard. Che cos'è la Creuze? Il 61 ° dipartimento francese nella classifica per il reddito medio per abitante, caratterizzato da una predominanza quasi assoluta delrattività agricola a debole rendimento. L'82 per cento dei contadini posseggono un pezzo di terra, a voìte arido, dal quale traggono risorse grame e spesso insufficienti ad un minimo vitale. Da oltre un secolo è un dipartimento eh.e vota << a sinistra>>. Nel '14 lo controllavano i radicali col 32 per cento dei suffragi; tra le due guerre il radicalismo è stato assorbito dalla SFIO che è diventata il primo partito del dipartimento nèl '32; nel '47 il PCF, con una lista di fronte popolare che comprendenteva un solo non comunista, il radicale Ferrand, ha raccolto il 47 per cento dei voti. Il 28 settembre la percentuale dei « no >> corrisponde esattamente a quella dei voti radicali del '14. Nella Creuze, come in tutti i dipartimenti ove il « no >> si è espresso con forza e il comunismo, sebbene molto indebolito, ha meglio res1st1to, la natura dell'ambiente è tale che gli elettori, progressisti sul piano politico, non lo sono sul piano economico. La lotta di classe vi è praticame11te sconosciuta; il PCF si limita a ribadire i motivi radicali e il linguaggio politico è, quasi sempre, quello della Francia di prima del '14. Qua11Jo s'è trattato, a causa della enorme pressione del fisco o della minaccia di una forte concentrazione capitalista, di .avanzare rivendicazioni, è apparso il poujadismo che in queste regioni ha avuto un destino particolare: queilo [113] Biblioteca Gino Bianco

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