, mentali che certamente hanno influito in maniera n on trascurabile, ma la cui portata non può essere misurata : non si parla cio è del rapporto Kruscev, dei fatti d'Ungh,eria, del prestigio del generale De Gaulle, del linguaggio della «grandeur>>, ecc... Si vedrà che element i di maggior e più sicuro interesse meritavano d'essere isolati nell'ondata c he ha sembrato travolgere, in una adesione prebiscitaria al generale De Gaulle, partiti, tradi- ~~oni, sentimenti. Abbiamo cercato di individuare gli e lementi permanenti della crisi del comunismo francese perchè solo essi po ssono avere per noi un significato politico e sociale rilevante: e questi elemen ti sono più chiaramente visibili sulla base dei risultati del referendum che non di quelli delle ultime elezioni. I dati elettorali, del resto, confermano l'analisi che segue. ' . ' · Interessate a far credere che l'opposizione a De Gaulle sia esclusivamente comunista, le fonti ufficiali continuavano ad affe rmare, ancora molto tempo dopo il referendum e alla vigilia delle elezion i legislative, che i comunisti avevano perduto u11milione di elettori-: 5.492.326 furono infatti i voti ottenuti dal PCF nelle elezioni del 2 gennaio 1956, 4.600.000 i « no » del 28 settembre. Mancavano, al conto comunista, 900 .000 voti. E Thorez parlò di ·un milione e mezzo di diserzio11i. Pe'r il momento non c'è alcuna docun1entazione che consenta di stabilire con una certa sicurezza il 11umero di elettori ab ituali del PCF che· tra~irono, il 28 settembre, le consegne del partito. E i v oti che son mancati il 23 novembre non costituiscono un « test)> valido. · L'eccezionale affluenza di votanti e la forma plebisc iataria assunta dal referen?um rendono difficile ogni confronto. Bisogn a così rinunciare a conoscere il' numero esatto delle perdite con1t1nistc. Tutta-yìa, si può prt1dentemente proporre una cifra : molto più di due milioni di elettori comunisti hanno votato <<sì».Tre so no le considerazio.11i . . che possono confortare questa ipotesi: . :: . 1) Che vi sia stata una forte opposizione non comunista è dimostrato d~l fatto che per dipartimenti ove fino al '56 la presenza comunista era trascµrabile (e, data l'immobilità geografica e sociale franc ese, non v'è alcuna ragione per supporre che i comunisti, in regresso alle e lezioni locali del '57 ~ .'58, abbiano esteso nel frattempo la loro influe11za) la pe rcentuale dei (108] Biblioteca Gino Bianco
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