Nord e Sud - anno VI - n. 50 - gennaio 1959

Bari 13,36: 11,18 + 2,18% 'Litorale da Brindis~ a Bari 8,18 12,42 -4,.24% Tavoliere meridionale 10,ll 16,22 _· ~,11'% Tavoliere cen·trale 16,81 . 8,56 -l- 8,25 % . . Tavoliere settentrionale 17,66 22,38 -'472% ' o Gargano· e Isole Tremiti - 6,58 11,73 -5,15% . . • I • Le parti della Puglia da noi riunite nellè zone suddette Sono certamente quelle in cui la « città contadina)) - il grosso 1nsedia~ento rurale tipico della ~amp~gna meridionale' -- ha le sue maggiori e più notevoli manifestazioni. Di conseguenza sono queste anche le zo-1:ein cui la crisi della « città contadina )) è più• risentita ed evidente. A mezzogiorno la zona dei maggiori insediamenti si salda con le zone otrantine esaminate nel paragrafo precedente e caratterizzate (come abbiamo visto) da indici di emigratorietà minori - in genere - di quelli delle zone di Capitanata e di Terra di Bari. Dal ché appare come la crisi di questo tipo di insediamenti si sviluppi con maggiore virulenza là dove essi sono raggruppati con maggiore frequenza. Alcune distinzioni sono tuttavia 11ecessarie.Le Murge· basse, ad esempio, e la zona meridionale del Tavoliere rappresentanO i luoghi più negativi: non per nulla sono qui i comuni più pletorici, forse,. di tutto il Meridione (Cerignola, Andria, Corato, San Severo etc.) Su un , livello negativo appena appena meno rilevato sono le attigue zo11e della Fossa premurgiana, delle Murge alte, della parte scttèntriona~e del Tavo-- liere, ove insediamenti altrettanto pletorici sono altrettanto frequenti. Se, dunque, la crisi dei ce11triagricoli delle piane pugliesi è generale e alquanto profonda, errerebbe però chi pensasse che ciò dia luogo ad una dicotomia fra centri agricoli interni e centri delìa costa, in cui questi ultimi rappresentassero le zone di sbocco delle eccedenze demografi.che dei primi. I centri del litorale, sia brindisino che barese, sono infatti poco meno passivi di quelli interni: i loro interessi non sono del resto meno agricoli di quelli dei comuni dell'interno, in quanto una certa difft1sione di attività marinare ed indt1striali non sovverte la preminenza ovunque riscontrabile delle attività agricole. L'opposizione vera non è perciò fra centri della çosta e centri interni, bensì fra le zone ·di agricoltura tradizionale, da una parte, e zone di rinnovamento agricolo e di moderno adden·samento urbano dall'altra. È su questa base che il capoluogo della regione, Bari, e la parte centrale del Tavoliere si distinguono dalle altre zone, risultando le- (105] · Biblioteca Gino Bianco

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