per i licei, gli istituti magistrali e tecnici, è certamente al disotto delle effettive necessità, specie per le scuole elementari (per le quali prevedere 100 mila aule, invece di 75 mila, non sarebbe stato eccessivo, calcolando le future esigenze sugli alunni obbligati e non sugli iscritti, e tenendo conto dei bisogni che matureranno man mano, con la istituzione di nuove classi e con la graduale eliminazione delle aule adattate). È, comunque, la prima volta che il problema viene affrontato in tutta la sua ampiezza: dalle scuole materne alle Università, dalle piccole scuole rurali ai convitti nazionali ed agli educandati femminili. Un Piano per le scuole rappresenta sempre un avvenimento di grande importanza nella vita di un IJaese; nel nostro, in particolare, esso deve costituire uno strumento di rottura di situazioni gravi e pesanti specie nelle zone depresse, una forza acceleratrice indispensabile nella politica di promuovimento e di_sviluppo che s'intende adottare. Nella proposta di legge governativa queste possibilità esistono soltanto allo stato potenziale; occorre, perciò, che in sede parlamentare ai provvedimenti proposti vengano apportati alcuni emendamenti che li rendano efficacemente operanti. Di essi intendiamo qui occuparci, limitatamente alla parte del Piano che riguarda l'edilizia scolastica. La proposta di legge parte dalla premessa di mantenere il sistema in vigore, che è quello regolato dalla legge 9 agosto 1954, n. 645; e ciò al fine di evitare fratture e soluzioni di continuità con la situazione attuale. Criterio, questo, accettabile, perchè è sempre pericoloso disfare il già fatto, specie quando esso ha già dato qualche risultato positivo; ed è quasi sem- . pre consigliabile innestarsi su di un vecchio ceppo ancora vitale, anzicchè affidarsi ad una nuova pianta ed attendere che essa cresca e dia i frutti. Non si può essere, però, di accordo con il criterio seguito là dove non si è creduto di dover correggere il sistema esistente, 11eipunti dove esso si era dimostrato difettoso ed inefficiente. In sostanza, la proposta non sembra sufficientemente radicale nella sua impostazione, e le modifiche che s'intendono apportare alla legge in vigore tengono conto solo in minima parte della esperienza di questi anni; non appaiono, pertanto, idonee ad ovviare i gravi inconvenienti che si sono rilevati durante l'attuazione della legge e che l'hanno resa non del tutto operante. Si tratta ora di vedere se i provvedi~enti relativi al finanziamento, [8] Biblioteca Gino Bianco ..
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==