Nord e Sud - anno V - n. 49 - dicembre 1958

A - Incremento naturale negli B - Defiicit % di B . 1952-7 (cifre assolute) . . su J1. annt emtgraztone 1. Campobasso 22.252 29.162 131,05 2. Chieti 20.196 18.856 93,36 3. L'Aquila 17.655 20.041 113,5~ 4. Pescara 13.162 3.041 . 23,10 5. Teramo 15.315 12.175 79,49 6. Avellino 37.826 30.517 80,67 . 7. Benevento 21.488 21.148 98,!tl - 8. Caserta 54.340 14.856 27.,3~ 9. Salerno 79.365 ' 19.397 24,«. 10. Bari 111.775 . 43.850 39,23 11. Brindisi 27.409 4.524 16,50 - 12. Foggia 67.062 24.148 36,00. 13. Lecce 53.192 15.614 29,35 14. Taranto 41.807 6.683 15,98 15. Matera 18.869 2.540 13,46 16. Potenza 41.273 26.591 64,42 17. Catanzaro 82.493 40.920 49,60 18. Cosenza 70.820 26.548 37,48 19. Reggio Calabria 58.025 44.765 77,14 Nella provincia di Napoli - unica, come sappiamo, nel Meridione a registrare nel periodo che ci interessa un'eccedenza di iiµmigrati sugli emi- - grati - tale eccedenza, pari a 10.429 unità, rappres~nta il 5,01 % dell'incremento naturale, pari a sua volta a 207.814 unità. ' Astraendo, data la singolarità del caso, da Napoli, appare dalla tabella soprariportata come in due provincie (Campobasso e L'Aquila) il deficit - dovuto all'emigrazione superi addirittura, e in misura non trascurabile, la consistenza dell'incremento naturale. In altre cinque provincie (Chieti, Teramo, Avellino, Benevento, Reggio Calabria) l'incidenza del de6.cit emigratorio sull'incremento naturale va dall'80 % circa al 99 % circa. Due provincie (Potenza e Catanzaro) fanno registrare percentuali analoghé di portata media (il 65 ed il 50 % circa). Le restanti provincie si possono dividere in tre gruppi: l'uno - formato dalle provincie di Bari, Foggia, Cosenza - in cui le percentuali predette vanno dal 36 al 39 % circa; l'altro - forI1_1ato dalle provincie di Pescara, Lecce, Caserta e Salerno - in cui si hanno percentuali varianti fra il 23 e il 29°/4; il terzo formato dalle provincie di Brin- [75] Biblioteca G·no Bianco

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