dall'altra. Qui è opportuno notare ed aggiungere che - mentre nella prima zona l'eccedenza naturale, al pari della natalità, si appalesa progressivamente calante - nella seconda l'eccedenza naturale si mantiene variabi~e attorno a valori costanti, e quindi sostanzialmente immutata. 3. Il movimento migratorio. - Come in tutto il Meridione, così _anchenelle singole provincie meridionali l'incremento naturale (che anche dove è minore è sempre sulla linea delle medie nazionali) viene tuttavia bilanciato da un forte esodo delle rispettive popolazioni. Il complessivo saldo negativo di 394.947 unità del movimento anagrafico meridonale si ripartisce così fra le singole provincie meridionali : Campobasso -29.162 Bari -43.850 Chieti -18.856 Brindisi - 4.524 L'Aquila -20.041 Foggia -24.148 Pescara - 3.041 Lecce -15.614 Teramo -12.175 Taranto - 6.683 Avellino -30.517 Matera - 2.540 Benevento -21.148 \ . Potenza -26.591 Caserta -'14.856 Catanzaro -40.920 Napoli + 10.429 Cosenza -26.548 Salerno . -19.397 Reggio Calabria -44.765 Traducendo tali cifre in percentuali e confrontandole con le per,centuali di popolazione residente in ciascuna delle pr9vincie meridionali, si hann? i seguenti rapporti : Percentuale sul saldo totale Percentuale sttl totale della del movimento migratorio popolazione residente nel meridionale meridionale Campobasso - 7,38 3,41 3,17 Chieti - 4,78 3,36 3,19 L'Aquila 5,08 3,06 2,88 Pescara 0,77 2,01 1,98 Teramo 3,08 2,28 2,19 Avellino 7,73 4,15 3,98 Benevento 5,36 2,78 2,64 Caserta 3,76 5,04 5,09 Napoli + 2,64 17,46 18,26 Salerno -. 4,91 7,02 7,12 Bari -11,10 10,07 10,08 [73] Biblioteca Gino Bianco
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