Nord e Sud - anno V - n. 49 - dicembre 1958

rapporti con l'Egitto e denuncia l'imperialismo aggressivo de.gli attuali dì.. ' ' rigenti egiziani. In questo contesto non solo il viaggo al Cairo appare ·una impresa assurda e senza giustificazione ciicuna, ma.anche tutta la cosiddetta politica di allargamento del prestigio atlantico ed europeo tra i paesi arabi a mezzo dell'Italia appare sempre di più una triste avvent14:ra. Non è vero, infatti, ché i sentimenti dell'on. Fanfani sono tiepidi nei confronti della politica atlantica: su questo punto ha ragione Zellerbach e ha torto Sulzberger. Quest'ultimo, nel discusso articolo apparso ne,l mese scorso sul New York Times, sembrava temere che la politica estera ita- . liana potesse subire una deviazione neutralistica: è un timore infondato se per deviazione neutralistica s'intende un a/,lineamento di Palazzo Chig~ su tesi tipo Kennan o tipo Bevan. C'è piuttosto il pericolo di una devia- . zione nazionalistica della politica estera italiana, perchè nazionalistica, e geopolitica, è l'interpretazione che l'on Fanfani insiste a voler dare della presenza italiana nella alleanza atlantica, nutrendo la pericolosa illusione che una politica di iniziativa italiana nel Mediterraneo possa semjJre e comunque conciliarsi con una politica coerente e attivamente atlantica ed europeistica. E si deve pure dire che più di una volta autorevoli ambienti politici di oltreatlantico hanno dal canto loro avallato questa illusione del- !' on. Fanfani, incoraggiandolo a perseguire la velleitaria e confusionaria politica di iniziativa mediterranea. Pericolo di deviazione nazz·onalistica, dunque, non neutralistica; e perciò la politica estera dell' on. Fanfani non· merita nè le lodi di Zellerbach nè le critiche di Sulzberger. È impossibile, nell'attuale congiuntura internazionale, proclamarsi atlantico ed eupopeista e, insieme, cavalcare la tigre della politica mediterranea. V'è sempre nelle cose politiche una scala di priorità e la necessità di una scelta: qui la legge di Gresham deve funzionare alla rovescia, la moneta europeista dev~ scacciare quella mediorientale. Questo è il prezzo da pagare per una coerente e responsabile politica estera italiana. [5) Biblioteca Gino Bianco • I r

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