D'altra parte, soprattutto la ripresa dell'emigrazione, con il suo effetto di parziale decompressione demografica dell'area meridionale, consente di affermare - da un punto di vista generale - che gli ultimi anni rappresentano per le popolazioni meridionali un periodo di assestamento e di ritorno alla normalità delle loro costanti e tendenze post-unitarie, dopo l'intervallo piuttoso lungo dovuto alla politica demografica e « ~ralistica >> del fascismo, alla fine dell'epoca delle grandi migrazioni intercontinentali e allo scombussolamento prodotto dal secondo conflitto mondiale. Primi e chiari segni di ciò sono alcune tendenze affacciatesi particolarmente nel- :: l'ultimo triennio 1955-57, come: a) l'abbassamento, per la prima volta· dopo il 1921, della percentuale della popolazione _del Meridione sul totale della popolazione italiana, abbassamento che aveva peraltro caratteriz- . zato l'intero sessantennio 1861-1921; b) la contrazione del ritmo di incremento assoluto della popolazione del Meridione al di sotto della media italiana. Le due tendenze che sono in diretto e reciproco rapporto, dovrebbero, secondo ogni probabilità, continuare ed intensificarsi nei prossimi anni, a patto però che restino aperti, e anzi siano ampliati, gli attuali sbocchi dell'emigrazione meridionale, e innanzitutto - quindi - in base a quanto abbiamo già detto - gli sbocchi rappresentati dalle regioni settentrionali dell'Italia stessa. Ma, come sappiamo, il basso tasso di incremento naturale del Nord è solo una delle condizioni che attraggono al Nord i meridionali. Una altra importantissima condizione è costituita dallo sviluppo e dalla prosperità economica dello stesso Nord. È chiaro perciò che le previsioni circa un progressivo aumento dell'emigrazione meridionale nel Nord potranno pienamente realizzarsi soltanto se il' ritmo di espansione dell'economia -11azionaleandrà crescendo o si manterrà almeno inalterato. Ogni politica dell'emigrazione meridionale dovrà forzatamente partire da questo pre- . 5upposto. \ . II - LA DISTRIBUZIONE PROVINCIALE DEL MOVIMENTO DEMOGRAFICO MERIDIONALE. Se - come già abbiamo più volte notato - le medie nazionali in cui si sintetizza lo sviluppo della popolazione italiana sono le risultanti di sviluppi sezionali assai spesso divergenti ·o addirittura contrastanti,. anche [67] iblioteca Gino Bianco
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