Nord e Sud - anno V - n. 49 - dicembre 1958

scomparso, del quale si vorrebbe dire tutto il bene possibile, tranne che sia autore da Piccolo teatro. Parecchi brutti segni, quindi, che fanno temere il perpetuarsi di una tradizione non certo esemplare, te che aveva avuto il potere di gettare il discredito su una istituzione altrove fiorente, e che è riuscita a raggiungere, com'è il caso, invero unico,. di Milano, un livello artistico prima sconosciuto al nostro paese. Noi non pensavamo a tanto - un teatro non si inventa da un giorno all'altro -, ma un dignitoso medio livello ci pareva e ci pare che possa essere un'ambizione legittima. Né ci sembra che i nuovi dirigenti si preoccupino, almeno fin'ora non ne hanno fatto cenno, di agganciare una istituzione eminentemente sociale, come deve essere il Piccolo teatro, ai più vari e significativi ambienti cittadini, con una politica seria di mobilitazione di nuovi pubblici per la scena di prosa - e anche sotto questo aspetto resta un esempio irraggiungibile la organizzazione del Piccolo di Milano - e di evitare quindi quelle farse dopolavoristiche alle quali ci è stato dato di assistere negli anni trascorsi. Non è distribuendo cinquanta o cento biglietti gratuiti all'Azienda tranviaria o a qualche industria locale che si fa una politica per il teatro. Occorrono dibattiti, agevolazioni - non « omaggi » -, accorta pubblicità, spettacoli di alto interesse ... Ma daremmo, alla nostra volta, un cattivo esempio. se ci impuntassimo in una serie di considerazioni a priori. Ci auguriamo di essere smentiti dai fatti. ANTONIO PALERMO • [52] Biblioteca G"no Bianco ..

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