il loro punto di incontro sul· piano del << neutralismo >>in politica estera e dello << sfilatino assistenziale>>nella politica economica e ·so.ciale; la vera funzione del centro-sinistra laico è di vigilare perchè ciò non avvenga,- opponendosi a questa prospettiva con chiarezza di propositi e soprattutto con un minimo di concordia e di programma comuni all'intero schiera-· mento. Di fronte al dilemma « alternativa » o « apertura » noi abbiamo ritenuto di poter indicare la seconda via come l'unica possibile per la scelta dei partiti democratici nella presente situazione della lotta politica nel nostro paese. La scelta dell'apertura è, poi, tanto più urgente, quanto più si corre il rischio di rimanere esposti, se permane l'attuale stato di incertezza, ai contraccolpi della deteriorata situazione della vicina repubblica francese. Dall'esempio francese - non era difficile prevederlo - la destra democristiana ha tratto e sta traendo l'incoraggiamento a giocare le sue carte; la .sinistra democratica deve incoraggiare, inve~e, i socialisti a vepire subito su posizioni chiare e precise, su posizioni di fronte repubblicano se si vuole, magari per indurre i vasti settori popolari della D.C. e fare anch'essi su- .bito la loro scelta e a dare quelle garanzie di lealtà repubblicana e di f edeltà allo Stato e a tutte le sue leggi, che finora i Gedda e i circoli cleri- .cali hanno procurato ad ogni modo di impedire. Formulare piani di più ambiziosa strategia potrebbe essere pericoloso, perchè non è certo che, esautorata o indebolita la formula di centro-sinistra, non potrà venire un governo, magari monocolore, che presenti, alla .scadenza, la cambiale, dai cattolici finora tenuta sospesa, del collegio uninominale. In quel giorno sarebbe del tutto inutile avere accanto i socialisti, pronti all'alleanza per la difesa della democrazia, poichè in quel giorno ogni alleanza sarebbe 1nutile. Si sarebbe spazzati via tutti inesorabilmente e forse i dati elettorali non darebbero neppure la magra soddisfazione che han.no oggi i democratici francesi, di osservare, cioè, che i loro voti son restati intatti e che solo il sistema elettorale li ha schiacciati. Ed è al- ·tresì rischioso pensare, come si ode dire, di voler preservare per l'avvenire una posizione di sinistra: non solo perchè simili posizioni non esistono .astrattamente, ma anche perchè l'esperienza dell'autoritarismo contemporaneo insegna che la compattezza di un sistema tendenzialmente totalita- _iio non s'incrina con le elezioni future,. ma si può solo rovesciare con una • [33] .' Biblioteca Gino Bianco ,
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