Nord e Sud - anno V - n. 49 - dicembre 1958

mento, hanno scelto il ruolo di « socialisti di complemento » con ciò stesso indebolendo lo schieramento ideologico democratico e laico. .. Ma le concessioni fatte per forzare Ja situazione italiana verso nuovi equilibri, potrebbero divenire addirittura gravissimi ed irrevocabili cedimenti se investissero la ragion d'essere, i punti fermi di una politica pemocratica che è stata imposta dalle esigenze obiettive degli schieramenti , internazionali e dagli. interessi ,del Paese. Senza contare che questa volta resterebbero compromessi non più e non solo i singoli ind~vidui, ma le po-· sizioni stesse di partiti e movimenti, in una parola la -politica dell'intero settore di centro-sinistra, di cui nessuno ha potuto finora mettere in dubbio la fedeltà atlantica e le aspirazioni europeistiche. Non è già motivo sufficiente di preoccupazione il fatto che da un po' di tempo in qua,' nella fretta di correre incontro ai socialisti del PSI - che ancora oggi non si sa bene verso quale direzione stiano marciando - si sia dimenticato che v'è un ù)artito che già tiene, bene o male, in Italia le posizioni che sono proprie del socialismo europeo, e con cui bisogna intendersi, in ogni caso, se si vuole mantenere il nostro paese nell'Occidente, al livello della civiltà politica dell'Europa democratica, se non lo si vuole precipitare nelle avventure, allineandolo, come ·una Polonia o una Jugoslavia qualsiasi, a quei paesi che vanno ~ercando sempre nuove « vie al socialismo>> ? Non sarebbe più politico, più realistico. che i partiti ed i movimenti del centro-sinistra laico mostrassero· verso le esigenze tattiche e strategiche della socialdemocrazia italiana una considerazione maggiore di quella che hanno dimostrato finora, tanto più che si può dare tutto il credito possibile a Nenni e ai ,suoi amici antichi e recenti, ma la via per il Comisco passa per il PSDI? Se il fine della politica di <<movimento·>> che ;il centro-sinistra laico persegue deve comportare lo sbocco verso nuovi equi~ibri e nuove maggioranze, sarebbe follia non rendersi conto che ,non vi sarà mai una mag- . gioranza democratica capace di riscuotere credito all'interno e all'estero se non saranno tenute nella giusta considerazione le posizioni e le esigenze dei socialdemocratici europei, punto di riferimento necessario per ogni politica di sinistrae Ma l'ipotesi di an <<connubio>>tra democristiani e socialisti ·c9mporta ben altri rischi - ripetiamo - sul piano del mantenimento· dei cardini di una politica democratica, che Jnon voglia barattare. gli inte- [31] Biblioteca Gino Bianco

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